18, Aprile, 2024

Sei Toscana apre all’ipotesi di modelli di raccolta alternativi: “Disponibili a sperimentazioni”

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La società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti annuncia la propria disponibilità a testare “soluzioni tecniche anche finalizzate alla riduzione della tariffa, ma soprattutto al miglioramento dei servizi e al rapporto con i cittadini”. Primo passo, l’apertura di tavoli tecnici con i comuni interessati. E nei mesi scorsi da Montevarchi erano partite richieste proprio in questa direzione

Sperimentare modelli di raccolta dei rifiuti alternativi, sui territori dei comuni interessati, per garantire più efficienza e possibilmente risparmi: un'ipotesi che Sei Toscana, gestore del servizio nelle province di Arezzo, Siena e Grosseto, si dice pronta a percorrere. La società non si rivolge specificatamente ad un comune piuttosto che a un altro, ma la nota di Sei Toscana arriva a poche settimane di distanza da una richiesta, firmata dal sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai, che andava proprio in questa direzione. 

"Sei Toscana è in grado e si rende disponibile fin da subito a proporre alle Amministrazioni comunali e ad ATO idee e soluzioni tecniche, anche finalizzate alla riduzione della tariffa, ma soprattutto al miglioramento dei servizi e al rapporto con i cittadini. Per chi ha già manifestato interesse, ad esempio, possiamo in tempi brevi avviare un tavolo tecnico operativo che porti alla sperimentazione di una raccolta attraverso cassonetti con specifiche calotte per il riconoscimento degli utenti e quindi ad accesso controllato, propedeutica ad una diversa ripartizione della tariffa e all’introduzione di modelli incentivanti.  Una sperimentazione, quella che ci proponiamo di avviare, che speriamo stimoli ancor di più quel processo avviato con il seminario tecnico di martedì scorso". 

Quella della tariffa puntuale, che premia cioè l'effettivo impegno delle famiglie per la raccolta differenziata, era proprio una delle proposte lanciate da Chiassai, magari partendo in via sperimentale da un quartiere di Montevarchi. Indirettamente, dunque, arriva una risposta positiva da parte di Sei Toscana, che ha avuto di recente un seminario tecnico dedicato proprio ai metodi più innovativi.

"Attraverso le esperienze concrete di altri enti regolatori come Bacino Priula di Treviso e Con.Ami di Imola, di altri Comuni e di altri gestori come Contarina, Hera e Veritas, si è voluto dare input ad una discussione già avviata all’interno dell’Ato Toscana sud sulla pianificazione e sugli indirizzi di area in merito ai modelli di raccolta. I tre esempi riportati durante il seminario hanno mostrato come il raggiungimento di elevati standard nella raccolta, sia in merito alla qualità che all’economicità, si possano raggiungere con diversi sistemi, ma solo all’interno di un quadro dove le scelte siano condivise, chiare ed omogenee per il territorio di riferimento", puntualizza Sei Toscana.

"L’auspicio è quindi che da tale iniziativa, la discussione possa arrivare ad un tavolo tecnico operativo, all’interno del quale, la collaborazione dei diversi soggetti coinvolti (ATO, Comuni, Gestore), ognuno con le proprie competenze, possa contribuire ad arrivare alle prossime sperimentazioni e quindi alla definizione di un piano d’ambito omogeneo, così da favorire quelle economie di scala grazie alle quali arrivare a servizi efficaci, efficienti ed economicamente sostenibili. Sei Toscana ribadisce la propria disponibilità ad impegnarsi in un simile percorso, anche attuando azioni concrete finalizzate a traguardare quegli obiettivi che sappiamo essere pianamente raggiungibili solo se riusciamo a lavorare in termini di omogeneità in tutto il territorio dell’Ato sud".

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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