19, Aprile, 2024

Scuole, la protesta arriva da Faella. Il Comitato: “Qui ancora non è stato fatto nulla, disattesi gli impegni”

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Nel giorno dell’inaugurazione dei nuovi locali al plesso di Pian di Scò, arriva la critica del Comitato AlleaFaella. “Qui restano i disagi, per bambini, ragazzi e famiglie: mentre non sono nemmeno partiti i lavori alla sede delle elementari”

Nel giorno in cui a Pian di Scò si taglia il nastro dei nuovi locali, arriva da Faella la protesta relativa proprio alla situazione scolastica. Una serie di problemi fatti propri dal Comitato AlleaFaella, in una nota in cui attacca l'amministrazione e chiede inteventi risolutivi. 

"Vogliamo mantenere fortemente l’attenzione sull’edilizia scolastica del nostro territorio: Castelfranco di Sopra ha inaugurato pochi giorni fa il nuovo asilo nido e scuola dell'infanzia. Piandiscò inaugura il 'famoso' ampliamento del proprio plesso scolastico. E intanto a Faella la situazione continua a peggiorare a vista d’occhio", sottolinea il Comitato, che poi elenca le criticità. 

"L'edificio della primaria di Faella è stato chiuso a causa dell’alto grado di rischio sismico. A causa di questa chiusura, i ragazzi delle scuole elementari sono stati traslocati nell’edificio della scuola media e a sua volta i ragazzi delle medie di Faella sono stati trasferiti nelle scuole a Piandiscò. I lavori per adeguare l’edificio a livello strutturale avrebbero dovuto iniziare già nei mesi estivi, mentre ancora non è stato mosso niente. Difficile, quasi impossibile, che questi lavori terminino in tempo per l’inizio del prossimo anno", fa notare AlleaFaella. 

E proprio in merito ai ragazzi delle scuole medie, trasferiti temporaneamente a Piandiscò, il Comitato sottolinea il disagio: "Costretti ad alzarsi alle 6.30, per poter prendere lo scuolabus che parte da Faella alle 7.30, per andare solo a 5 minuti di distanza! Questo perché l’amministrazione non ha mantenuto la promessa di potenziare il servizio di scuolabus, ma si è limitata ad anticipare i viaggi mantenendo gli stessi mezzi. Nel frattempo quei ragazzi hanno potuto toccare con mano l’alta qualità della struttura del capoluogo, restando stupefatti sul perché di tanta differenza con la struttura del nostro paese". 

Altri problemi sono relativi all'edificio delle scuole medie, dove oggi a Faella sono state trasferite le elementari. "La struttura ospita quattro classi, per un totale di circa 85/90 bambini, con solo 3 wc e altrettanti lavandini: quando 3 bambini sono al bagno, gli altri non possono neanche lavarsi le mani. Nell’edificio non c’è un’aula dedicata alla mensa, ma solo una stanza al piano terra che è palesemente insufficiente ad ospitare tutti i bambini. E così la mensa è stata ampliata… nel corridoio! Infine, era stato promesso, dal preside e dall’amministrazione comunale, uno spazio esterno recintato per l’intervallo. Mai realizzato per mancanza di soldi! Ma quanto costerà mai un po’ di rete? Intanto le maestre, attualmente, mandano gli alunni insieme ai bambini dell’infanzia nel piccolo giardinetto a fianco della scuola. Manca poi una copertura esterna, per attendere l'ingresso nei giorni di pioggia". 

Altre critiche riguardano, infine, la scuola dell'infanzia: "Ormai dalla sua creazione, al piano terra del plesso delle scuole medie – ricorda il Comitato AlleaFaella – la struttura mostra palesi carenze di spazi funzionali al regolare svolgimento dell’ attività didattica specifica, fortemente limitata". 

"Insomma – conclude la nota – voi potete festeggiare ed inaugurare, potete invitare autorità, laiche ed ecclesiastiche. A noi sembra solo che state facendo campagna elettorale, mentre a Faella non è stato fatto nulla in più di tre anni di legislatura. qaunto ancora dobbiamo attendere? L'elenco comprende poi la pista ciclabile mai terminata; via dell’Asilo che avrebbe già dovuto avere il nuovo sbocco nella provinciale; i lavori di Publiacqua in Via Vittorio Emanuele mai terminati; le rotatorie alle estremità del paese neanche progettate; le casse di espansione del Rantigioni tanto meno; il mancato ampliamento degli spogliatoi del campo sportivo. E dal sindaco, così come dai due assessori faellesi, neanche il garbo di rispondere alle ormai tante lettere che abbiamo scritto". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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