25, Aprile, 2024

Scuole di Castelfranco, le preoccupazioni dei genitori: “Un paese senza scuola è destinato a spegnersi”

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Una lettera aperta di alcune famiglie dei bambini e ragazzi che frequentano le scuole primaria e media di Castelfranco, e che a settembre saranno spostati provvisoriamente in altre due scuole per permettere i lavori agli edifici. Dai tempi alla distanza sociale, i genitori chiedono risposte chiare

+++ AGGIORNAMENTO E RETTIFICA +++

In merito alla notizia qui riportata, si precisa che la lettera è firmata solo da un gruppo di genitori, non rappresentativo di tutte le famiglie che frequentano le scuole di Castelfranco

 

Una serie di domande all'Amministrazione comunale, con la richiesta di avere risposte chiare su un tema particolarmente delicato: a porle sono i genitori dei bambini e ragazzi che frequentano le scuole di Castelfranco, la primaria e la media, che a settembre non riapriranno. Nei due edifici saranno infatti svolti alcuni lavori, con i cantieri in partenza a gennaio, e l'Istituto Don Milani insieme al Comune ha trovato una collocazione provvisoria per gli studenti di Castelfranco nei due plessi di Faella e di Pian di Scò. 

"Abbiamo avuto notizia dalla stampa che a settembre i nostri figli non potranno frequentare le scuole di Castelfranco di Sopra perchè queste resteranno chiuse per lavori di adeguamento", scrivono le famiglie. "Sappiamo che è molto importante che le scuole vengano mantenute a norma e che i prossimi lavori renderanno gli edifici più efficienti e confortevoli, ma visto il particolare momento vorremmo porre alcune domande". 

A partire dai tempi: "Perche questi lavori non vengono fatti subito come stanno facendo in altri comuni? Perchè non sono state fatte le operazioni necessarie quando per mesi i nostri figli sono rimasti a casa e le scuole erano libere e disponibili per qualsiasi intervento?". E ancora: "Come verranno osservate le misure di igiene e distanziamento se gli spazi saranno ridotti ed i ragazzi verranno concentrati in strutture fino ad oggi utilizzate per una popolazione scolastica inferiore? Come sarà possibile garantire in sicurezza il trasporto e il trasferimento di circa 200 ragazzi in altre sedi e ridurre il disagio evidente per loro e per le famiglie?",

Secondo i genitori che hanno scritto questa lettera aperta, inoltre, "non convince la mancanza di atti ufficiali e l'incertezza sulle date di avvio e fine lavori. Si parla di inizio lavori a gennaio 2021, ma il vincolo dei contributi non garantisce che vengano rispettati i tempi descritti, e non sarebbe certo la prima volta! Ci fanno spostare i ragazzi a settembre, quando in realtà non c'è nessuna certezza che a gennaio inizino a lavorare e sopratutto a terminare in tempo per l'anno scolastico successivo. Se questo accadesse i disagi e le conseguenze potrebbero essere pesanti per tutti e non vorremmo che questa fosse l'occasione per riproporre forzatamente l'accorpamento delle scuole in un'unica sede". 

"Per questo – conclude la lettera – vogliamo sottolineare le nostre preoccupazioni perché la scuola deve essere prima di tutto un luogo di dialogo e di crescita comune e perché siamo convinti che le scuole rappresentano un punto di riferimento importante per le famiglie e per tutta la comunità. Ci auguriamo che le scelte vengano attentamente valutate e che il trasferimento dei nostri bambini, se indispensabile, avvenga  per il tempo strettamente necessario per l’esecuzione dei lavori oltre che nel rispetto delle indicazioni di sicurezza e prevenzione dell'emergenza sanitaria in corso. Lavoriamo tutti per il bene di Castelfranco, ricordando che la scuola in un paese è fonte non solo di cultura ma anche di rapporti sociali tra bambini e tra adulti, di attività economiche e molto altro. Un paese senza scuola è  destinato a spengersi, non permettiamo che questo accada anche al nostro". 
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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