16, Aprile, 2024

Sanità, dibattito in consiglio sul progetto di integrazione. “Alla Gruccia organico già carente, servizi a rischio”

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La discussione in aula ha finito per rimandare tutto alla Terza Commissione, ma il tema è caldo. Il sindaco ha ribadito: “Progetto su cui non abbiamo dati precisi da analizzare, la Gruccia non sarà comunque di primo livello”. Il consigliere di maggioranza Renzi: “Risorse in organico già limitate, è a rischio anche il punto nascita”

Sarà affrontata in una Commissione competente, la questione del progetto  di integrazione dei due ospedali del Valdarno aretino e Fiorentino. Lo hanno deciso i consiglieri, a seguito di un ampio  dibattito aperto da una comunicazione del sindaco Silvia Chiassai, che ha ribadito la posizione del comune di Montevarchi tenuta in Conferenza dei Sindaci. 

"Mi sono mostrata fin da subito disponibile – ha detto il sindaco Silvia Chiassai – a seguire l'integrazione fra Gruccia e Serristori, se questo può essere uno strumento davvero utile per garantire la sopravvivenza dei due ospedali. Ad oggi, però, devo ancora sottolineare che non abbiamo documentazione di sorta, non ci sono progetti e numeri da analizzare. Anche perché manca un passaggio fondamentale per portare avanti questo progetto: manca infatti l'accordo fra il sindaco di Figline e Incisa e la ASL Toscana Centro, indispensabile per procedere con il progetto. Mi auguro che a gennaio avremo dei dati da analizzare".

"Una cosa però è certa – ha aggiunto – l'ospedale del Valdarno rimarrà ospedale di base, e non potrà diventare di primo livello. A nostre precise domande l'Azienda sanitaria ha risposto questo. Ed è una questione fondamentale, per il futuro dell'ospedale stesso. Il nostro timore è che il Pronto soccorso della Gruccia, che già oggi accoglie circa 38mila accessi all'anno, sia poi costretto ad accoglierne altri 3mila, se il Serristori fosse destinato a punto di emergenza urgenza solo per codici verdi e gialli. Insomma, dobbiamo capire di cosa si parla prima di esprimere un giudizio".

A fare il punto della situazione è stato il consigliere comunale di maggioranza Francesco Renzi: "Abbiamo un organico già in sofferenza alla Gruccia, con un pediatra, tre chirurghi, quattro anestesisti che andranno in pensione nei prossimi mesi. Il primario di cardiologia da cinque anni non è mai stato nominato, e resta al suo posto un facente funzione. Mancano medici in endoscopia e per questo le liste di attesa si allungano. E senza contare che la stessa ostetricia è a rischio, potremmo perdere persino il punto nascita. In tutto questo, l'integrazione deve essere ben compresa".

Dai consiglieri di opposizione l'invito ad approfondire tutte le questioni in Commissione. "Vorremmo avere atti concreti, su cui discutere – ha detto il consigliere Fabio Camiciottoli – per ora sembrano solo parole, semplici dichiarazioni". Ha aggiunto Francesco Grasso: "Anche per noi l'operazione è da discutere in maniera specifica in Commissione, vorrei ricordare che il progetto del Distretto sanitario unico è naufragato a suo tempo proprio per la mancanza di volontà dei comuni del Valdarno Fiorentino, oggi non è più possibile ma pensò che il progetto di integrazione sia una strada positiva". E Paolo Ricci ha commentato: "Sono troppi gli aspetti e gli spunti da approfondire, anche se pensò anche io che la strada dell'integrazione possa essere positiva. Bene dunque discuterne in una sede appropriata".

Una parte della discussione è stata dedicata anche alla questione della gestione dei servizi socio-sanitari, oggi in convenzione alla ASL ma che il comune di Montevarchi vorrebbe riportare in gestione diretta ai comuni, in forma associata. "In Conferenza dei Sindaci abbiamo dato disponibilità a fare da capofila – ha ricordato Chiassai – ma c'è stato il voto contrario di Cavriglia e Pergine. Per noi resta un obiettivo fondamentale, ma senza l'unanimitá non si sblocca la pratica, per legge". L'obiettivo è stato condiviso anche da alcuni consiglieri di opposizione, che hanno invitato a discutere in Commissione la questione in modo da anche il Consiglio comunale si possa esprimere in merito. 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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