25, Aprile, 2024

Rientro a scuola l’11 gennaio: ecco le modalità con cui torneranno in classe le superiori del Valdarno

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Abbiamo parlato con i dirigenti scolastici sul rientro a scuola in presenza per l’11 gennaio: 50% di studenti in presenza, turnazioni settimanali e persino braccialetti di riconoscimento per settori. Ecco come ripartiranno le superiori

Sarà l'11 gennaio il giorno scelto per la ripartenza della didattica in presenza degli studenti delle superiori: la riapertura al 50% decisa dal governo ha visto molti giorni tra tavoli operativi, discussioni e organizzazione per tutelare al meglio la sicurezza dei ragazzi che torneranno tra i banchi questo lunedì.

A parlare del rientro scolastico e delle sue modalità sono stati i dirigenti scolastici degli istituti superiori del Valdarno: i presidi hanno elencato disposizioni, turnazioni delle classi per il ritorno in classe, miglioramento dell'attrezzatura e dell'importanza della didattica in presenza.

"Qui ai Licei Giovanni da San Giovanni dei nostri 1290 studenti, la metà del totale delle classi verrà un giorno sì e uno, alternandosi con l'altra metà – spiega la dirigente scolastica Lucia Bacci – abbiamo deciso questa organizzazione perché riteniamo che i ragazzi abbiano bisogno di ritornare a scuola, quindi anche se verranno un giorno sì e uno no riprenderanno l’abitudine, l’iter del rientro a scuola. Noi siamo pronti, già come lo eravamo a settembre per evitare gli assembramenti, inoltre abbiamo creato più ingressi e uscite, proprio per favorire la fluidità dei ragazzi"

"Ritengo che i ragazzi debbano tornare a scuola, hanno perso quella che è la scuola vera che può essere solo in presenza – continua Bacci – in presenza è più facile apprendere con un lavoro a tu per tu con i docenti, ma la scuola è anche il luogo della socializzazione: con gli amici, i rapporti con i professori e molto altro. Ovvio, il rientro a scuola deve essere garantito in sicurezza e le scuole dentro sono sicure, è un anno che all’interno delle scuole abbiamo messo disposizioni quali distanza, mascherine e quant’altro. Il vero problema è sull’esterno, ma avendo garantito la mobilità al 50%, garantendo alle fermate strategiche dell’autobus gli steward con un controllo come l’ha strutturato la Regione e la provincia, se impariamo tutti a rispettare le regole, la scuola può ripartire. È un meccanismo dove nulla deve essere stato lasciato al caso e all’improvvisazione."

Anche all'Isis Varchi di Montevarchi è tutto pronto per tornare ad accogliere gli studenti nelle classi, come spiega la Dirigente scolastica, professoressa Chiara Casucci: "Ripartiremo con una alternanza su base giornaliera. In sostanza, il lunedì verranno a scuola metà delle classi; il martedì l'altra metà, e così via. Il gruppo classe non viene smembrato, in sostanza rientrerà in presenza l'intera classe, nei giorni previsti. Questo assicura, a mio avviso, una certa continuità per gli studenti nell'abitudine di vivere la scuola, di prendere un ritmo nel frequentare la classe, e così anche per gli insegnanti. C'è bisogno di riprendere quella quotidianità che purtroppo da due mesi manca".

Non sono previsti orari scaglionati per le entrate, per un problema di collegamenti con i mezzi. "Abbiamo comunque percorsi separati all'entrata, nella sede principale ci sono tre diversi cancelli di ingresso e sei entrate, ogni classe segue il suo percorso, gli spazi ampi dell'edificio ci consentono di garantire il necessario distanziamento. E comunque – conclude la professoressa Casucci – devo dire che già a settembre i ragazzi, all'interno delle mura scolastiche, si erano mostrati fin dall'inizio rispettosi delle disposizioni e attenti. C'è stato un grande senso di responsabilità a scuola, e mi aspetto che ci sarà lo stesso anche da lunedì. Speriamo dunque che i numeri ci permettano di continuare con la didattica in presenza: perché la scuola non è solo collegarsi a uno schermo e studiare, è viverla, frequentare un ambiente, confrontarsi con i compagni, socializzare". 

Pronti tra sanificazioni e turnazioni in base agli indirizzi di studio anche all'Isis Vasari di Figline: "Il rientro in presenza dell'11 gennaio sarà importante soprattutto per i nostri studenti che svolgono le attività laboratoriali – ha detto il dirigente scolastico Alessandro Papini – Le attività in presenza prevederanno una serie di sanificamenti e turnazioni che abbiamo programmato fino al 16, ma che potremmo replicare la prossima settimana a percentuali invertite. Se il liceo è di lunedì mattina, settimana successiva ci sarebbe l’alberghiero e così via. Abbiamo anche potenziato le connessioni internet con tre fibre ottiche in sede e succursale, quindi anche la parte di didattica a distanza dovrebbe trarne giovamento, siamo stati, inoltre, in contatto costantemente con la città metropolitana di Firenze e con la municipale Figline Incisa e con la Asl."

"Noi abbiamo il grande vantaggio di avere una decina di accessi – spiega Papini – perché l’edificio si sviluppa in orizzontale, abbiamo percorsi diversi di uscita e entrata, avremo 400 ragazzi ogni giorno ma in 10-15 minuti potranno entrare senza aver bisogno di fare scaglionamenti orari, che sono improponibili. Come dirigente scolastico dico solo che ci sono alcune criticità, come la perdita di contatto quotidiano con la scuola da parte degli studenti o alcuni indirizzi che soffrono molto la didattica a distanza, mi riferisco in particolare a quelli pratici, o alcune categorie come i ragazzi con handicap, per questo auspico un sicuro ritorno in presenza, seguendo le esigenze dettate dal comitato tecnico-scientifico."

Infine anche l'ISIS Valdarno ha preparato e organizzato molte modalità con cui offrire un sicuro rientro scolastico ai ragazzi: "Se non ci saranno novità dell’ultima siamo pronti a partire lunedì 11 con il 50% delle ragazze e ragazzi in presenza, e l’altro 50% a distanza – ha affermato il dirigente scolastico Lorenzo Pierazzi – abbiamo scelto un taglio lineare sulle varie classi, ogni classe avrà il 50% dei ragazzi a scuola e l’altro a casa, con turni settimanali; il gruppo A nella prima e il gruppo B nella seconda e poi si effettua la turnazione. Abbiamo realizzato un investimento a livello tecnologico, facendo in modo che chi è a casa possa seguire la lezione nel migliore dei modi: microfoni, lavagne interattive, tavolette grafiche e molto altro."

"Gli ingressi sono i soliti che abbiamo studiato a settembre, se prima entravamo da un ingresso ora entreremo da 4 ingressi con percorsi dedicati suddivisi per interpiano o per settori – dice Pierazzi – i settori saranno blindati, i ragazzi non potranno passare da un settore all’altro, poiché indosseranno un braccialetto identificativo di vari colori, in maniera che i ragazzi saranno costantemente situati nei loro settori, in caso di casi Covid o focolai si può isolare un settore non rischiando che tutta la scuola vada in quarantena. Le mattinate erano di 5 o 6 ore e sono rimaste le 5 o 6 ore canoniche, solo che ogni ora è diventata una lezione di 50 minuti più 10 minuti per l’aerazione e la sanificazione dei locali – continua Pierazzi – questo è di supporto anche per i ragazzi a casa che in quei 10 minuti si possono disconnettere per non superare il tempo massimo che una persona può stare, a norma di legge, davanti ad un videoterminale."

"Arrivati a questo punto non c’erano più le condizioni per aspettare oltre – conclude Pierazzi – c’è molta stanchezza nel dover ricorrere ad una didattica digitale forzata, non è una scelta tecnologica o didattica, ma forzata dalla situazione epidemiologica. I segnali non ci fanno stare tranquilli e non sono scongiurati possibili passi indietro a causa del virus, ma i tempi erano e sono maturi per procedere in questa direzione. I prossimi 15 giorni saranno decisivi perché i ragazzi saranno numericamente vicini l’uno agli altri, tuttavia ritengo che a questo punto la chiave di volta non possono che essere i vaccini."

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