20, Aprile, 2024

Rapine in gioielleria, Confcommercio interviene dopo i casi di Figline: “Serve più sicurezza”

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Il presidente di Confcommercio della Provincia di Firenze, Aldo Cursano: “Troppe imprese lasciate a sé stesse diventano obiettivi sensibili della criminalità. Chiediamo che sia rinforzato il presidio delle forze dell’ordine”

"Serve maggiore sicurezza per gli operattori e le aziende": così Confcommercio della Provincia di Firenze interviene dopo la rapina del 18 aprile scorso ai danni della gioielleria Sottili di Figline, e quella che invece non è andata a segno il giorno dopo, alla GB Regali di via Locchi, sempre nel centro di Figline. Un doppio episodio a distanza di poche ore, che ha suscitato molta preoccupazione fra i commercianti valdarnesi. 

"Gli episodi accaduti in questi giorni a Figline – commenta il presidente di Confcommercio Firenze, Aldo Cursano – sono la prova che il livello di guardia non può e non deve abbassarsi neppure nelle cittadine all’apparenza più tranquille e lontane dai circuiti criminali. La sicurezza deve essere una priorità per tutti, perché le Istituzioni e le forze dell’ordine, che già si impegnano molto su questo fronte, possano garantire un servizio ancor più forte per combattere la criminalità organizzata e difendere chi porta avanti con sacrifici enormi le proprie attività". 

"Ci sono attività, come i negozi di preziosi, che più di altre sono purtroppo obiettivi sensibili della criminalità – sottolinea Cursano – e le rapine sono ormai all’ordine del giorno,  sempre più studiate nei minimi dettagli da malviventi armati e disposti a tutto pur di portare a casa il bottino. Gli imprenditori non hanno alcuna intenzione di assistere passivi e rassegnati a questa deriva, per questo motivo come Confcommercio ci siamo attivati in vari modi per fornire supporto alle forze dell’ordine nella prevenzione di episodi criminosi, attivando una rete di segnalazioni puntuali e credibili. Chiediamo però un maggior presidio del territorio, soprattutto nelle zone in cui sono presenti imprese che, come per loro natura, sono nel mirino delle bande criminali". 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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