20, Aprile, 2024

Questione terza corsia, Ceccarelli: “Fra Incisa e Valdarno, il rischio è che i lavori restino al palo”

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L’assessore regionale: “Autostrade ci ha comunicato che al momento non ci sono le condizioni per andare avanti: finché non sarà risolta la questione della revoca, c’è il rischio che non parta niente”. Finiranno invece i lavori già in corso. E sul tema delle infrastrutture, aggiunge: “Abbiamo chiesto a Toninelli che si cominci a progettare anche il raddoppio della Direttissima”

È tutto sospeso, nell'iter che si era avviato per la realizzazione della terza corsia fra Incisa e Valdarno. Un progetto da 400 milioni di euro di Autostrade per l'Italia che ora, dopo i fatti di Genova e l'avvio da parte del Governo della procedura per la revoca della concessione, ha comunicato alla Regione Toscana che non ci sono più le condizioni per andare avanti. E i comuni del Valdarno, che guardavano a questo progetto come occasione per ottenere opere 'collaterali' importanti e attese, come il secondo ponte sull'Arno a Figline, restano in attesa. 

A confermare lo stop, e il rischio che quell'opera non veda la luce, è l'assessore regionale Vincenzo Ceccarelli: "Intanto – spiega – vorrei rassicurare del fatto che i lavori che sono già in corso, per quanto riguarda le terze corsie, verranno portati a termine: questo vuol dire che nel tratto da Firenze Sud a Incisa Reggello i lavori proseguiranno. Per il tratto fra Incisa e Valdarno, invece, Autostrade ha sospeso gli incontri che stavamo facendo da alcuni mesi con i comuni interessati e competenti per territorio".

Incontri che, sottolinea l'assessore, servivano a discutere del progetto di Autostrade "al fine di inserire al meglio questa infrastruttura nel territorio, e per concordare quelle opere di miglioramento della viabilità verso i caselli e importanti per la mobilità complessiva del Valdarno". E fra queste opere c'era appunto il secondo ponte sull'Arno, chiesto in maniera compatta dai comuni di Figline e Incisa e di Reggello, ad esempio. 

“A maggio – ricorda Ceccarelli – si era aperta la Conferenza dei Servizi, ci eravamo dati appuntamento a dopo agosto: purtroppo, a seguito del crollo del ponte Morandi e dell’avvio della procedura per la revoca ad Autostrade della concessione, la società ci ha comunicato che non c’erano più, da parte loro, le condizioni per poter andare avanti. Finché non sarà risolta la questione e il possibile contenzioso, il rischio è che questi lavori rimangano al palo. Questi come tanti altri lavori in Toscana che per noi sono strategici”. 

“Abbiamo avuto per tutte queste opere un incontro con il nuovo Ministro, Toninelli, e gli abbiamo chiesto di andare avanti con i progetti il più velocemente possibile perché stiamo parlando di opere strategiche per la Toscana e per tutto il Paese. Anzi, per quanto riguarda il trasporto ferroviario – aggiunge l'assessore regionale ai trasporti – abbiamo posto anche il tema del raddoppio della Direttissima fra Valdarno e Firenze: solo così potremo avere definitivamente la separazione dei flussi e superare il nodo di Rovezzano".

"Si tratta di un progetto oneroso – ammette Ceccarelli – ma dobbiamo iniziare a studiarlo davvero, perché ce ne sarà bisogno se Trenitalia e Ntv vorranno continuare ad aumentare i treni dell’alta velocità sui binari. Sono un servizio importante, ma comportano un peggioramento al servizio regionale che a noi sta molto a cuore”. 

 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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