25, Aprile, 2024

Postino a giorni alterni, Cgil e Uil all’attacco di Poste: “L’azienda ci ascolti o saremo pronti alla mobilitazione”

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In Valdarno aretino è già una realtà da oltre un anno: “Con risultati disastrosi”, commentano i sindacati. Ora questa nuova modalità parte in altri cinque comuni toscani, e per Uilposte e Slc-Cgil questo significa esuberi e disservizi. “Non è un progetto di implementazione ma una destrutturazione”. Intanto arrivano invece buone notizie sul fronte degli uffici postali: non sono previste altre chiusure

Addetti al recapito che lavorano solo a giorni alterni: è già una realtà in Valdarno aretino, che da oltre un anno (con l'intera provincia di Arezzo) fa i conti con i disservizi che hanno aggravato la situazione del recapito, già complicata di per sé in molte frazioni. Tanto che i sindacati del settore di Cgil e Uil Toscana, oggi in conferenza stampa, hanno parlato di risultati disastrosi, chiedendo a Poste Italiane di fermarsi e non portare questa nuova modalità anche nelle altre province. 

"Il recapito a giorni alterni è già attivo da più di un anno nelle province di Arezzo e Prato – hanno ricordato il Segretario Generale di Uilposte Toscana, Renzo Nardi, e il coordinatore area servizi postali Slc-Cgil Toscana, Graziano Benedetti – e si sono registrate gravi difficoltà dei lavoratori e un servizio carente, come più volte denunciato dagli stessi sindacati, del tutto inadeguato per rispondere alle esigenze dei lavoratori e dei cittadini sul territorio. Non a caso Arezzo e Prato sono province che si trovano all’ultimo posto nella classifica di Poste Italiane della qualità erogata". 

"Si va a colpire quello che dovrebbe essere un servizio universale per i cittadini – ha aggiunto Benedetti – basti pensare che con la modalità a giorni alterni, non solo la consegna della corrispondenza si dirada, perdendo ad esempio completamente la parte dei quotidiani; ma avviene a giorni alterni anche il ritiro della posta inviata. Insomma, in un'epoca in cui i tempi di consegna diventano sempre più corti, come nel commercio on line, Poste Italiane si muove esattamente al contrario". 

L'azienda ha già annunciato quali saranno i prossimi comuni in cui partirà il servizio a giorni alterni che, ricordiamo, è già in funzione in tutti i comuni del Valdarno aretino. "Partirà il 4 dicembre a Volterra (Siena), Barberino del Mugello (Firenze), Manciano e Paganico (Grosseto), Pietrasanta (Lucca) e nei primi mesi del 2018 a Borgo a Mozzano (Lucca), con oltre 50 posti di lavoro a rischio". Ma non è finita, sottolineano Cgil e Uil. "L'azienda di fatto taglierà oltre 50 zone di recapito in Toscana, interessando complessivamente un'area di 165.000 abitanti".

Per quanto riguarda il Valdarno fiorentino, Rignano e Reggello erano inseriti nell'elenco dei comuni in cui l'attivazione era prevista nel 2017. Non sono però fra i primi cinque comunicati ai sindacati. "Ma l'azienda non ha deciso affatto di fermarsi, l'obiettivo resta quello di estenderlo a tutte le province toscane: si sono solo dilazionati i tempi, forse proprio alla luce del disastro avvenuto ad esempio nell'aretino", aggiunge Graziano Benedetti. Insomma, il postino a giorni alterni è destinato ad arrivare anche qui, se Poste non cambierà idea. 

"E’ inaccettabile che Poste Italiane insista sul recapito a giorni alterni. Questo non un progetto di implementazione ma un progetto di destrutturazione – concludono Nardi e Benedetti – chiediamo quindi all’azienda di fare retromarcia e che ascolti le nostre istanze, altrimenti saremo pronti alla mobilitazione". 

Intanto arriva però una buona notizia, sul fronte del servizio postale. Lo annuncia la senatrice Pd Donella Mattesini: "Finalmente da Poste Italiane arrivano segnali importanti sul futuro del servizio che raccolgono le nostre richieste. Il nuovo piano di Poste Italiane esclude nuove chiusure e rimodulazioni orarie degli uffici postali in piena sintonia con la legge sui piccoli Comuni da poco approvata dal Parlamento". L'interrogazione parlamentare, di cui era stata promotrice Mattesini, era stata firmata anche da sindaci valdarnesi, come Enzo Cacioli per Castelfranco Piandiscò e Moreno Botti per Loro.

Anche la senatrice commenta però la questione del modello a giorni alterni: "Si dovrà ora monitorare la qualità del servizio relativamente alla consegna della posta a giorni alterni che molti disagi ha provocato in questi mesi, tenendo conto delle direttive comunitarie e valorizzando la capillarità della rete postale. Credo sia necessario intervenire anche nei Comuni dove i tagli sono già stati fatti, dove i servizi di distribuzione sono stati portati a 10 giorni su 30 al mese, dove gli uffici postali sono aperti solo due o tre giorni la settimana e dove i giornali o le raccomandate arrivano con ritardi non accettabili". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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