25, Aprile, 2024

Poste, ancora sciopero degli straordinari nel fiorentino. I sindacati: “Gravi carenze di personale”

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La Cisl porta avanti una protesta già iniziata a maggio nelle province di Firenze e di Prato. Addetti agli sportelli e postini non faranno straordinari: è un modo per protestare contro una situazione considerata non più tollerabile. “I clienti esasperati dalle code se la prendono sempre più spesso con i lavoratori e Poste Italiane non fa nulla per migliorare la situazione”

Non si ferma la protesta di Cisl nel settore postale in provincia di Firenze e Prato. Anche in Valdarno fiorentino, è in arrivo un altro mese di 'sciopero dello straordinario e delle prestazioni aggiuntive' per portalettere e addetti agli sportelli: si svolgerà dal 9 giugno all'8 luglio, mentre lunedì pomeriggio a Firenze si svolgerà un’assemblea del personale applicato negli uffici postali di tutta la provincia di Firenze per affrontare la vertenza regionale avviata contro Poste Italiane.

“Ci dispiace per i clienti che in questo mese subiranno ulteriori disagi, ma sappiano che ci stiamo battendo per poter offrire loro un servizio migliore” dice Marco Nocentini, segretario territoriale Cisl Poste. Lo stesso tipo di protesta era stato messo in atto dal 30 aprile al 24 maggio scorso. 

“In provincia di Firenze e Prato – spiega Nocentini – il personale applicato alla sportelleria e al recapito è insufficiente a garantire i servizi ai cittadini e questo determina una situazione assai pesante. Agli sportelli i clienti subiscono il disagio di file interminabili e scaricano poi tutta la loro rabbia nei confronti degli sportellisti. Al recapito la carenza di personale sta mettendo in ginocchio il servizio”.

E poi c'è la questione del recapito a giorni alterni, che già sta creando disagi in Valdarno aretino, visto che l'applicazione del nuovo metodo di organizzazione di Poste Italiane è partito proprio dalla provincia di Arezzo. “La nuova organizzazione del recapito a giorni alterni dal 27 giugno partirà anche nella provincia di Prato – spiega la Cisl – e produrrà sicuramente grossissimi disservizi, visto che questo nuovo modello organizzativo già sperimentato in altre province come Arezzo sta facendo acqua da tutte le parti.

“Poste Italiane – conclude il segretario Cisl Poste – non ha finora dato segni di voler sopperire a queste carenze. Per questo abbiamo deciso di proclamare un mese di sciopero degli straordinari, per sbloccare una situazione non più sostenibile e poter offrire un servizio migliore ai nostri clienti”.
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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