19, Aprile, 2024

Pelletterie cinesi, il sindaco Mugnai: “Monitoriamo la situazione ma non distinguiamo le aziende per nazionalità”

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Anche il sindaco Giulia Mugnai interviene sulle pelletterie che utilizzano manodopera cinese: “Monitoriamo i flussi migratori ma non controlliamo le aziende a seconda delle nazionalità. Siamo in contatto con Guardia di Finanza, Carabinieri e Asl: per il momento nessuna criticità rilevata nel nostro territorio”.

“Siamo attenti ai flussi migratori ma nessuna forma di controllo su una nazionalità in particolare”. Il sindaco Giulia Mugnai prende la parola in merito al fenomeno – raccontato da Valdarnopost – dell’avvento di alcuni laboratori di pelletteria con manodopera cinese. Allarme poi rilanciato anche dalla Filctem Cgil che ha puntato il dito sulla tracciabilità della filiera della moda.
 
La prima cittadina non mostra segnali di preoccupazione anche perché i numeri al momento non creano allarmismo ma assicura, anche in consiglio comunale: “monitoriamo costantemente la situazione”. “Il Comune intraprende azioni di controllo per il rispetto delle regole ai quali sono tenuti tutti i cittadini e le persone immigrate che soggiornano nel nostro paese. Parlo ovviamente di immigrazione regolare perché quella irregolare non è di stretta competenza comunale”. In particolare il sindaco ha ribadito che l’amministrazione “registra i flussi migratori con un report dei saldi, così come monitora e controlla le attività presenti sul territorio. Ma per tipologia non per nazionalità dei proprietari, ne tantomeno dei lavoratori visto che sono dati che non possiamo nemmeno richiedere”.
 
“Siamo inoltre in stretto contatto con la Guardia di Finanza, le altre forze dell’ordine e i vari enti preposti ai controlli e al momento – per quanto riguarda in particolar modo la sicurezza sui luoghi di lavoro – non sono state rilevate particolari criticità”.
 
Sempre Giulia Mugnai ha infine fatto notare come “alcune comunità sono istituzionalizzate, con la presenza di associazioni e referenti con i quali abbiamo contatti e un dialogo costante – come quella araba – mentre non esiste una comunità cinese formalizzata”.

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