25, Aprile, 2024

Partecipata la commemorazione dell’uccisione di Bianca e Brunetto. Il nipote, Enrico Bernardoni: “Io in politica anche per ricordare il suo nome”

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Alla cerimonia presente anche il consigliere comunale Enrico Bernardoni, trentenne, nipote del fratello di Brunetto. “Questa memoria non vada dispersa, sia un ammonimento per il futuro”. Ricordata l’uccisione di Bianca e Brunetto, ultime due vittime civili della ritirata nazista in Valdarno

Rappresentanti delle istituzioni e tanti cittadini hanno preso parte, ieri pomeriggio, alla commemorazione dell'uccisione di Bianca Pampaloni e Brunetto Bernardoni, 33 anni entrambi, uccisi dai soldati tedeschi in ritirata dal Valdarno, il 24 luglio del 1944. 

Alla cerimonia era presente anche il consigliere di Castelfranco Piandiscò, Enrico Bernardoni: Brunetto era il fratello di suo nonno. Ed è stato lui a ricordare la storia dei due giovani trucidati dai nazisti. "Brunetto era un uomo semplice, di famiglia contadina, da poco rientrato dalla guerra in Africa, dove era stato dato per disperso. Egli aveva deciso di non darsi alla macchia con il padre e i  fratelli, ma di rimanere nel rifugio del bosco insieme a sua moglie e ai suoi figli, con altre famiglie sfollate, fra cui la famiglia Pampaloni, la famiglia di Bianca: impagliatrice di damigiane e frequentatrice del Ricreatorio delle Suore Stimmatine di Figline".

"Quel 24 Luglio di sett’anni fa, due soldati tedeschi, informati da un fascista locale dell’esistenza del rifugio, vi si presentarono chiedendo di un uomo per uccidere un maiale e una donna per ricucire un vestito, prelevando di forza proprio Bianca e Brunetto. Naturalmente i due malfattori non avevano bisogno di una sarta ma ricercavano una compagnia femminile di cui non godevano da molto tempo. Bianca però si ribellò alle voglie dei due aguzzini e per questo fu punita con la morte. I due decisero poi di eliminare anche Brunetto, testimone involontario dell’accaduto".

"Solo tre giorni dopo la morte di questi nostri concittadini il territorio di Figline fu liberato dagli Alleati, facendone di fatto le ultime vittime, innocenti, della guerra nel nostro territorio", ha continuato Enrico Bernardoni. Che poi ha sottolineato:

"Sono molto onorato di essere qui oggi a celebrare i 70 anni dell’eccidio di Bianca e Brunetto. E sono ancora più orgoglioso di essere qui da Consigliere comunale. Quando decisi di dedicarmi alla politica e di intraprendere gli studi storici lo feci con l’obiettivo principale di fare arrivare il nome di Brunetto Bernardoni nelle istituzioni pubbliche, per poter portare avanti direttamente e di persona questa memoria, per insegnarla ai nostri giovani, affinché non vada dispersa, ma continui a rimanere viva nel futuro, ma soprattutto per non ricadere nell’errore del passato".
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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