19, Marzo, 2024

“Palestra mai realizzata”, la Provincia chiede indietro 540mila euro al comune di San Giovanni. Esposto alla Corte dei Conti

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L’attacco della Presidente Silvia Chiassai Martini: “Sono esterrefatta per la gestione allegra dei soldi pubblici da parte dei miei predecessori”. Chiesto al comune di San Giovanni di restituire la somma versata per la realizzazione di una palestra a servizio delle superiori

La Provincia di Arezzo chiede al comune di San Giovanni di restituire 540mila euro, somma versata nel 2006 per la realizzazione di una palestra a servizio delle scuole superiori, mai realizzata. È la Presidente, Silvia Chiassai Martini, a sollevare il caso, puntando il dito contro quelle che definisce "gestioni allegre dei soldi pubblici" da parte delle amministrazioni provinciali che l'hanno preceduta, e annunciando un esposto alla Corte dei Conti.  

"Abbiamo scoperchiato una gestione allegra delle risorse pubbliche esercitata negli ultimi decenni dai miei predecessori, con centinaia di migliaia di euro spesi senza alcun controllo, senza alcun beneficio sul territorio o tutela dell’interesse comune. Mi ha lasciato esterrefatta la sottoscrizione di accordi tra la Provincia e il Comune di San Giovanni per la realizzazione di una fantomatica palestra, per la quale, nonostante lo stanziamento della Provincia di ben 540mila euro nel 2006, non vi è alcuna traccia della struttura e solo oggi,  dopo ben 14 anni, con la mia Amministrazione abbiamo richiesto l’immediata restituzione dell’importo erogato al Comune a seguito della mancata realizzazione dell’opera che avrebbe dovuto servire per le attività sportive delle Scuole Superiori di San Giovanni". 

"In tutti questi anni, la Provincia ha garantito il diritto allo studio e lo svolgimento dell’attività fisica dei ragazzi essendo costretta a pagare esosi affitti presso altre strutture sportive sborsando altre centinaia di migliaia di euro di denaro pubblico,  sicuramente risparmiato se ciascuno avesse fatto il proprio dovere. Invece si è agito contando, forse, più sulla “copertura” di matrice politica che sulla proficua collaborazione tra enti. Ma al peggio non c’è mai fine. Abbiamo chiesto chiarimenti al Comune di San Giovanni e la restituzione delle risorse, inspiegabilmente immobilizzate da anni, attraverso numerosi solleciti a cui non è stata data risposta. Condizione per la quale abbiamo ritenuto doveroso, proprio nell’interesse pubblico, di ricorrere al vaglio della Corte dei Conti esponendo i fatti per ricevere una complessiva valutazione". 

Non manca, nell'occasione, un affondo politico nei confronti del centrosinistra. "Sono amareggiata per la mancanza di rispetto dimostrato dal Centrosinistra che ha preferito la campagna elettorale, presenziando a Ponte Buriano al seguito del candidati del PD alle elezioni regionali, invece di presenziare nel ruolo per il quale sono stati eletti in Consiglio provinciale. Ho comunque risposto all’interrogazione sull’incarico gratuito conferito al Dott. Mancini Proietti che stava così a cuore alla minoranza da risultare quasi completamente assente alla seduta, confermando di avere più interesse per la propaganda che per il confronto istituzionale. Proprio grazie anche al prezioso supporto fornito da Macini Proietti nell'attività di controllo e approfondimento, sono emerse circostanze che definire assurde appare un eufemismo. A preoccupare il Centrosinistra non dovrebbe essere l’incarico di collaborazione a titolo gratuito voluto per il Dott. Mancini Proietti, bensì i danni economici arrecati alla Provincia e perpetuati nel più completo silenzio da chi ha avuto la responsabilità politica di amministrare questo ente negli ultimi 70 anni". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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