24, Aprile, 2024

Orso ‘Bruno’, 38 anni e buone condizioni di salute. Amministrazione e veterinario rispondono alle polemiche

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L’orso marsicano è dal 1975 al Parco Naturale di Cavriglia curato e accudito quotidianamente. “Vogliamo superare la logica del parco – zoo e guardare alla Fattoria didattica – dichiara il vicesindaco Boni – Per questo saremmo lieti di incontrare le associazioni per avere un confronto”. Parla, poi, il veterinario

Ha 38 anni, proviene da Tallin in Estonia, dal 1975 vive al Parco naturale di Cavriglia e nonostante la veneranda età gode di buona salute. Si tratta di Bruno l'orso marsicano sul quale in questi giorni, sui social network, si sono incentrate le polemiche in maniera particolare sulle sue condizioni di vita e di salute.

Per questo il vicesindaco di Cavriglia, Filippo Boni, e il veterinario, Mauro della Gatta, che cura e accudisce Bruno, replicano.

"Le condizioni sono quelle di un orso che è arrivato a circa 40 anni, l'orso marsicano arriva ai 20 circa, quindi è un animale molto anziano che va avanti però non in condizioni, come hanno voluto far credere, di problematiche serie – sottolinea il veterinario – Viene alimentato correttamente tutti i giorni, con una dieta a base di frutta e verdura fresca integrata da proteine di pesce e vari integratori e non di avanzi. L'orso non è abbandonato. Tre giorni a settimana lo controllo e insieme all'amministrazione comunale cerchiamo di accompagnarlo negli ultimi anni della sua vita".

"Mi ha fatto tristezza vedere foto nelle quali sembra un animale segregato in una gabbia di cemento, cosa non vera, è invece uno dei pochi animali che non soffre di patologie da gabbia. Continuiamo a monitorarlo. Il nostro scopo è quello di portarlo avanti e di farlo vivere bene in questi ultimi anni".
 

Nel 2003 l'amministrazione comunale, proprietaria del Parco, grazie alla donazione di un privato, ha allargato il recinto dove si trovava Bruno, realizzando una palizzata nel bosco adiacente alla struttura di alloggio dell'animale, dando modo a lui, alla compagna ed al figlio di camminare tra gli alberi in una porzione di verde. Dopo la loro morte Bruno è rimasto solo.

"L'amministrazione comunale è da sempre particolarmente attenta e sensibile agli animali della propria comunità e da sempre collabora con associazioni del settore come Enpa e Pro Natura Valdarno – dichiara il vicesindaco di Cavriglia, Filippo Boni – Basti pensare che dopo aver realizzato nel proprio territorio in collaborazione con gli altri comuni del Valdarno aretino e fiorentino il Canile Intercomunale gestito da Enpa e dopo aver completato accanto a quest'ultimo il Canile Sanitario, ha inserito lo scorso inverno nel proprio Piano Regolatore il progetto di realizzazione di un cimitero degli animali ed ha già individuato l'area dove costruirlo".

"La stessa sensibilità è sempre stata dimostrata anche nei confronti degli animali del Parco, che vengono quotidianamente nutriti con alimenti freschi e genuini da una cooperativa specializzata e che vengono puntualmente, professionalmente e costantemente curati e monitorati da un veterinario, il quale recentemente ha stilato una relazione sulle loro condizioni generali di salute, che appaiono complessivamente buone.
È obiettivo della nuova amministrazione di Cavriglia, insediatasi da quattro mesi, rilanciare una struttura sorta negli anni '70 come il Parco, valorizzandone le peculiarità naturalistiche, ricreative e sportive".

"In questa direzione l'amministrazione ha la volontà di superare la logica del Parco/Zoo, individuando altri strumenti di valorizzazione delle risorse naturalistiche presenti nel Parco, come ad esempio la creazione di una Fattoria Didattica. Per discutere di questo obiettivo saremmo lieti di incontrare le associazioni e sviluppare con loro un confronto ed una collaborazione proficua per il futuro di quest'area protetta".
 

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