20, Aprile, 2024

Nuovo direttore per ostetricia e ginecologia della Gruccia. “Integrazione con l’area vasta e il Serristori”

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Francesco Catania, nuovo direttore della Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia della Gruccia, pensa all’alta specializzazione e all’integrazione anche con il Valdarno fiorentino

Alta specializzazione e integrazione totale con l'area vasta, il Serristori e tutto il Valdarno fiorentino: il nuovo direttore della Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia della Gruccia, Francesco Catania, parte subito con un progetto ambizioso e con un concetto importante di sanità.

“Una struttura come questa deve sviluppare sempre più un rapporto forte con i medici di base (e lavorare con loro in rete) e con l’altro presidio ospedaliero di vallata, il Serristori di Figline Valdarno. Si devono attivare tutte le iniziative affinché questo eccezionale gruppo di operatori sanitari di cui disponiamo (medici, ostetriche, infermieri, tecnici), possa trasmettere agli utenti adeguati livelli qualitativi nei servizi, offrendone la disponibilità non solo in ospedale, ma nelle sedi più diffuse possibili.”

Per l’unità operativa di ginecologia, con il suo personale contributo professionale e di esperienza di lungo corso, si è evidenziato un rafforzamento concreto della chirurgia endoscopica e un aumento dei casi ginecologici trattati in maniera mininvasiva. Poi attenzione particolare verso le donne di diverse etnie.

“Faccio un esempio concreto – spiega il nuovo primario Catania – osservando che in Valdarno c’è una alta incidenza di diabete che colpisce in particolare la comunità indiana. Per capirne le ragioni e i rimedi, abbiamo chiesto direttamente all’Università di Nuova Delhi di inviarci studi eseguiti già nella loro popolazione, che ci consentiranno di avere un rapporto diretto e indiretto (con i medici di famiglia), per superare questa loro criticità. Insomma cure anche personalizzate per singoli e per comunità”.

L'obiettivo principale, condiviso dall'azienda sanitaria, rimane quello di accelerare il processo di integrazione forte in ambito di Area Vasta Toscana Sud est, innanzitutto per la valutazione del rischio ostetrico.

"Si impone sempre più, infatti, la necessità di lavorare alla creazione di gruppi superspecialistici in ostetricia, di una equipe chirurgica multidisciplinare in ginecologia, di un rapporto stretto con l’urologia. Competenze dell’una e dell'altra branca da mettere a disposizione anche in tutti gli ambiti medico-chirurgici, con una forte presenza anche nell’ambito consultoriale di base".

“Per fare questo in Valdarno – commenta infine Catania – ci sono tutti gli elementi necessari, professionali come ad esempio Sofia Sollazzi, proveniente dall’università di Siena e responsabile delle gravidanze a rischio, e Stefania Mugnai, capo delle ostetriche molto preparata anche nell’ambito della lotta al dolore.”

 

 

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