25, Aprile, 2024

M5S: “No alla fusione dei due Istituti comprensivi. A farne le spese sarebbero genitori e alunni”

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Dopo la notizia della mozione presentata dalla Lista Per un’altra San Giovanni – Forza Italia sull’accorpamento degli Istituti Marconi e Masaccio interviene il capogruppo consiliare del Movimento 5 Stella Tommaso Pierazzi

'No' alla fusione dei due Istituti comprensivi di San Giovanni, Marconi e Masaccio. Il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Tommaso Pierazzi, annuncia già adesso quale sarà la sua posizione in consiglio comunale verso la mozione che presenterà la Lista civica Per un'altra San Giovanni – Forza Italia che, invece, auspica quell'accorpamento.

"Il Movimento 5 Stelle più volte ha ribadito la necessità di reinserire la scuola pubblica al centro delle politiche del Governo rendendola gratuita, democratica, aperta, inclusiva e innovativa. Tutto questo passando da una seria riqualificazione edilizia, valorizzazione del ruolo degli insegnanti così da motivarli, ampliamento dell’offerta formativa. Noi critichiamo in modo assoluto la mozione del gruppo consiliare Per Un’altra San Giovanni /Forza Italia – spiega Tommaso Pierazzi  – perché va proprio nel senso opposto, anzi, verso quella politica fatta negli anni passati da Forza Italia stessa e poi dal Partito democratico che ha portato il sistema scuola al suo fallimento formativo, sia tecnico che educativo.”

“Il governo ha preso un impegno preciso e cioè colmare ogni carenza che possa prevedere accorpamenti di presidi e conseguenti disagi per l’intera comunità scolastica provvedendo ad un piano di assunzioni. Nel consiglio comunale dello scorso 2 luglio – precisa Tommaso Pierazzi – avevamo già espresso questa preoccupazione sapendo del pensionamento della dirigente Stefania Agresti, che ringraziamo per la sua attività svolta in ambito scolastico e per questo interrogammo il sindaco in tal senso. Nell’occasione ricordammo che spesso lo scopo di queste operazioni di accorpamento hanno un fine meramente economico in quanto si tagliano figure strategiche per il buon funzionamento degli istituti stessi quali i dirigenti scolastici e le segreterie.”

Il capogruppo M5S continua: “Ma i primi a farne le spese sono i genitori e gli alunni stessi. Un unico dirigente scolastico vuol dire sobbarcarsi di problematiche doppie e minor tempo da dedicare alle soluzioni di apprendimento dei singoli casi. Inoltre, il disagio creato da uno dei due istituti in situazione di reggenza, sarà limitato nel tempo poiché nel mese di luglio si è già tenuta la prima prova del concorso che quanto prima darà all’istituto comprensivo Marconi una dirigenza stabile e duratura. Accorpamento vuol dire anche computo delle classi diverso perché diventa unico con condizioni peggiorative per l’apprendimento".

Pierazzi propone due esempi: "Nel primo esempio ci sono due istituti (situazione attuale) con 37 ragazzi per ciascuno. I 37 iscritti alla prima primaria della Scuola Alfa sarebbero divisi in 2 classi; gli altri 37 iscritti alla prima primaria della Scuola Beta sarebbero in altrettante 2 classi. Quindi un totale di 74 ragazzi in 4 aule. Nel secondo esempio invece, ipotizziamo l’accorpamento previsto dalla mozione.  I 74 ragazzi iscritti al mega istituto comprensivo risulterebbero divisi in sole 3 classi anziché 4, con riduzione della qualità formativa, educativa e riduzione del personale".

"Se tutto questo non bastasse a ritenere pericolosa ogni forma di accorpamento laddove non fosse necessaria, non possiamo non sottovalutare come a livello locale avremmo un peso minore sulla politica scolastica avendo meno figure di riferimento in grado di promuoverla. Noi crediamo – conclude il capogruppo – che la politica sulla scuola anche nelle piccole realtà si faccia incrementando la qualità del servizio e non facendo calcoli economici. Casomai tutte le forze politiche dovrebbero fare squadra per chiedere già dal prossimo anno un dirigente scolastico effettivo.”

 

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