28, Marzo, 2024

Maturità 2020 ai tempi del Covid, ecco come si svolgeranno gli esami di domani in Valdarno

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Le misure adottate da ogni istituto e liceo del Valdarno per l’esame di domani: maxi orale e ingressi contingentati. Una maturità diversa ma che possiede lo stesso valore

Conto alla rovescia per la maturità 2020 in Valdarno, una maturità tuttavia ben diversa dagli anni precedenti a causa dell'emergenza Covid-19 viste le stringenti norme di sicurezza.

Sarà un esame di stato più snello, con soltanto una prova orale individuale dalla durata di un'ora e con precisi orari di ingresso e di uscita con percorsi segnalati. Tuttavia dirigenti scolastici e professori si sono prodigati per dare valore e supportare i ragazzi in questo momento importante.

A spiegare in maniera dettagliata le norme di sicurezza è stata la dirigente scolastica dei Licei "Giovanni da San Giovanni", Lucia Bacci: "Abbiamo aule che consentono la distanza tra le postazioni dei commissari, noi siamo stati sul metro e ottanta e due metri. Nel mio liceo abbiamo reso tutti gli ex laboratori di informatica e l'aula magna aule per le commissioni di esame con altre due aule molto grandi che consentiranno di poter stare nei metri previsti dal distanziamento di sicurezza. Ci saranno cinque commissioni, con due ingressi: uno da piazza Palermo e uno da via Perugia, tre commissioni entrano da uno e due da un altro. Lo studente arriva 10 minuti prima del colloquio, ha una stanza dedicata per lui e l’accompagnatore, se ce l’ha. Ci saranno tutti i prodotti per l’igienizzazione e le postazioni verranno immediatamente igienizzate, sia di attesa che l'aula in cui si terrà l'esame. Abbiamo dei percorsi con strisce segnaletiche in terra e al muro dove si segnalano dov’è la commissione e qual è il percorso per arrivarci. Un’organizzazione ingegneristica."

 

 

"Questo è un esame serio – continua Bacci – gli studenti hanno dovuto preparare un elaborato che dovevano inviare entro il 13 giugno dove hanno dimostrato di aver acquisito competenze personali per le materie d'indirizzo. L'esame consisterà in cinque fasi importanti: la prima è la discussione dell’elaborato; nella seconda ci sarà un documento che il docente di italiano sottoporrà al candidato, un brano di prosa o un frammento di una poesia affrontati durante l'anno che lo studente dovrà analizzare; la terza fase è la scelta di un documento che sia il più possibile interdisciplinare che lo studente deve analizzare;  la quarta parte riguarda l’esperienza che lo studente ha scelto nel percorso dell’orientamento, il famoso ex alternanza scuola lavoro; da ultimo lo studente deve dimostrare di aver acquisito competenze nell’ambito di cittadinanza e costituzione."

"Ritengo che gli studenti abbiano la possibilità di fare un bell’esame – conclude Bacci – di poter mostrare tutto l’impegno che hanno messo in questi quattro anni più i primi mesi in presenza, ma anche il grande lavoro fatto durante il periodo della didattica a distanza e devo dire che, sia nel mio liceo sia dove sono a fare la presidente, è emerso che gli studenti di quinta hanno mostrato un grandissimo impegno durante i mesi della didattica a distanza, penso che ci troveremo di fronte un esame interessante e importante, dove sarà dato agli studenti il giusto riconoscimento del loro percorso formativo e di questo ultimo periodo disgraziato."

 

 

Patrizia Becattini, vicepreside del Liceo Varchi, spiega: "Abbiamo seguito il protocollo di sicurezza valido per tutto il liceo, che prevede la sanificazione all’ingresso, la disposizione di mascherine con due ingressi e due uscite per le quattro commissioni. Segnaletica per terra dividendo i corridoi in due corsie, dentro le aule banchi dei candidati e dei professori a due metri dall’altro, la sanificazione avverrà ogni volta che il candidato esce, sedia banco e computer, tutto ciò che ha toccato verrà sanificato al momento dell’uscita. Abbiamo fatto gli elenchi per i candidati che dovranno arrivare un quarto d'ora prima dell’orale"

"Quest'esame richiederà le stesse capacità, sarà diverso perché mancano le prove scritte – continua Becattini – In qualche maniera li avvantaggia nel senso dell'elaborato, dato che non hanno dovuto passare sei ore in presenza, ma quello che non li ha avvantiaggiati è stata la didattica a distanza, dove ovviamente hanno lavorato insegnanti e studenti ma non è la stessa cosa di esser in aula con i suoi tempi, però insomma credo che i ragazzi di quinta si siano preparati."

 

 

"Come insegnante mi spiace che i ragazzi non abbiano potuto affrontare la stessa prova degli anni precedenti – conclude Becattini – ma è comunque la prima prova che affrontano con persone che non conoscono, ed è fortemente propedeutico per l’università, seppur sia solo orale. É tutto un po’ diverso ma sono convinta che gli studenti sapranno affrontarlo nel migliore dei modi."

"Abbiamo previsto un punto d’ingresso dove i ragazzi troveranno il personale Ata e riempiranno le autodichiarazioni con eventuale accompagnatore, per un totale di sei ingressi, quanti sono le commissioni – spiegano Maurizia Margiacchi e Andrea Albianelli dell'ISIS Giorgio Vasari – i ragazzi sapranno il percorso e una volta terminato il colloquio è previsto, con un protocollo stabilito dalla scuola l’ingresso di un bidello che sanificherà la postazione del candidato. Sicuramente sarà una maturità diversa in quanto è proprio la tipologia dell’esame a cambiare. Mancano quei due appuntamenti dove i ragazzi prendevano un po'  di contatto con la commissione nel momento dello scritto ma è sempre un esame importante ed un traguardo per i ragazzi.

"Ai ragazzi vorrei dire che comunque sia l’esame di stato rappresenta un traguardo importante nella vita di ognuno di noi – concludono Margiacchi e Albianelli – loro lo stanno affrontando in questo momento particolare e stanno scrivendo la storia; siamo all’interno di una situazione talmente straordinaria, diversa, che finiremo nei libri, e loro sono i ragazzi maturandi che verranno sicuramente menzionati in futuro perché fanno parte di un momento storico particolare. Un bocca in lupo a tutti quanti."

 

 

Infine il dirigente Lorenzo Pierazzi dell'ISIS Valdarno ha affermato: "Ci siamo mossi in maniera molto attenta e scrupolosa per quanto riguarda la parte delle precauzioni sanitarie, come istituto tecnico professionale abbiamo la fortuna di avere dei docenti preposti alla gestione tecnica. Abbiamo organizzato vari incontri informativi e formativi, incontri formativi con i rappresentanti del servizio di protezione e prevenzione con il medico competente per venire a conoscenza delle direttive a livello ministeriale; informativi con più di una videoconferenza dedicata alle studentesse e studenti e le loro famiglie, per gli insegnanti e il personale ausiliario, ultimo e non ultimo la messa in opera di cartellonistica e indicazioni così che le persone quando arriveranno all’interno dei nostri edifici potranno essere accolte nel migliore dei modi e nel rispetto delle regole."

"Sarà una maturità profondamente diversa – continua Pierazzi – innanzitutto perché la parte del controllo sanitario ha un ruolo fondamentale in tutta questa vicenda e sia perché dal punto di vista della preparazione le studentesse e studenti arrivano con un percorso altrettanto straordinario che ha visto negli ultimi tre mesi lavorare da casa o non venire a scuola. Ultimo e non ultimo il fatto che l’esame rappresenta il primo momento in cui la scuola si riapre e sarà una prova generale per come gestire la convivenza tra le varie componenti della scuola in attesa di un’auspicata riapertura dei nostri edific a settembre"

 

 

"Credo che queste siano cautele serie, il distanziamento, le mascherine l’evitare assembramenti, ma dall’altra parte è necessario che venga trovato il giusto equilibrio – commenta Pierazzi – perché apparentemente la scuola non può essere così rispettosa ed estremamente ligia nel rispetto delle stesse regole quando i nostri stessi ragazzi che parteciperanno all’esame di stato, possono vivere di assembramenti e meno controlli. Non sto dicendo dove sta il giusto o lo sbagliato, credo che sia necessaria una linea di condotta comune altrimenti rischiamo di non essere capiti, perché per noi queste sono le giuste misure da adottare ma in questo modo passano solamente come un eccesso di zelo."

"Ho avuto la fortuna di incontrare studentesse e studenti spesso in videoconferenza – conclude Pierazzi – ed ho cercato di dare a loro un supporto psicologico perché sono ragazze e ragazzi ormai maggiorenni, apparentemente forti e invulnerabili, questo momento di chiusura ha fatto emergere le loro debolezze e bellissime fragilità di quest’età, il loro pensiero è un enorme preoccupazione soprattutto per un gran numero di loro che vedeva questo esame come il traguardo di un percorso e un trampolino di lancio per le prossime esperienze. Lo sarà. Ho cercato di spiegargli che non si devono rammaricare e che rispetto agli studenti precedenti matureranno altre competenze: se riusciranno a far tesoro delle enormi competenze digitali che hanno sviluppato in questo periodo e delle diverse competenze relazionali nello stare a distanza e vedersi solo attraverso un monitor di un computer e di un cellulare. Sarà un momento, quello che inizierà con l’orale di domani, un orale molto strano con ingressi contingentati, non ci sarà quella convivialità tipica di un bellissimo momento raggiunto e noi adulti, dovremo essere molto bravi nel supportarli perché loro sono senz’altro vittime di quello che si èvenuto a creare in questri mesi."

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