19, Marzo, 2024

Magazzino Zara, la Cgil: “L’azienda non può scaricare su DHL la responsabilità della chiusura”

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Era stata la Filcams Cgil a scrivere a Zara chiedendo un ripensamento sulla chiusura del magazzino di Reggello. L’azienda si è limitata a rispondere che è una scelta del partner della logistica, DHL. “Ma Zara è protagonista della vicenda, deve assumersene le responsabilità”, ribatte il sindacato

La chiusura del magazzino di Reggello è una decisione presa da DHL: è questo in sintesi il contenuto della risposta della multinazionale Zara alla lettera con cui la Filcams Cgil l'aveva chiamata in causa. Il magazzino, ricordiamo, è un centro di smistamento di prodotti Zara in gestione a DHL che a sua volta lo ha subappaltato ad una cooperativa da cui dipendono i 39 lavoratori, che oggi con i SI Cobas hanno occupato lo stabile per scongiurare la chiusura già preannunciata per il 28 febbraio. 

La Filcams Cgil nei giorni scorsi aveva scritto alla stessa Zara, lanciando un appello affinché ci fosse un ripensamento sulla chiusura, ma questa ha risposto scaricando sulle scelte del partner, Dhl, la responsabilità della decisione. La Filcams Cgil a sua volta ha replicato all’azienda in una lettera, inviata oggi.

“Abbiamo chiesto a Zara – spiega la Filcams Cgil – di individuare soluzioni volte al mantenimento dell'occupazione, del salario e dei diritti dei lavoratori. I comportamenti di Dhl, loro partner sulla logistica, non sono neutri rispetto al marchio e sulla credibilità dell'azienda rispetto all'occupazione. Dismettere un magazzino determina nei fatti un problema occupazionale e non possono soltanto dirci che è un problema di Dhl, in quanto questi è un loro partner. Abbiamo quindi chiesto a Zara Italia di rendersi protagonista della vicenda, fino a prendere in considerazione l'affidamento diretto di tale servizio, reinternalizzando i servizi di logistica”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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