29, Marzo, 2024

“La vita degli altri”: gli studenti e il percorso di ricerca sul tema dell’accoglienza

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La mostra sarà aperta dal 28 al 30 maggio nella Pieve di San Giovanni Battista a San Giovanni. Ideazione, progettazione e conduzione di Marina Menichelli in collaborazione con Oxfam Italia O.N.G, con il supporto del fotografo Mario Rosseti e dell’associazione Fotoamatori F.Mochi, di Ethic Street e del Fotoclub Il Palazzaccio. L’evento è patrocinato dal comune di San Giovanni. La ricerca è degli studenti del liceo linguistico sangiovannese e dell’Isis Benedetto Varchi

È la presentazione del percorso di ricerca sul tema dell’accoglienza degli stranieri creato dagli studenti del Liceo Linguistico “Giovanni da San Giovanni” di San Giovanni e dell’ISIS “Benedetto Varchi” di Montevarchi con la realizzazione del Progetto “Alternanza Scuola Lavoro”. L'evento, “La vita degli altri”, ideato e condotto da Marina Menichelli in collaborazione con Oxfam Italia O.N.G, con il patrocinio del Comune di San Giovanni, si terrà dal 28 al 30 maggio 2016 presso la Pieve di San Giovanni Battista dalle ore 10.00 alle ore 18.30.

"È possibile che la sfida di questo nuovo millennio ci obblighi inevitabilmente ad applicare nella realtà quotidiana un'etica della vita che non possiamo più solo vivere a parole – afferma Marina Menichelli – Termini come accoglienza e integrazione rischiano di diventare meri manifesti intellettuali se non riusciamo realmente ad aprirci al mistero dell'altro, a vederlo, ascoltarlo, sentirlo. Ma com'è possibile entrare veramente in contatto a prescindere dalla somiglianza e affinità, per rispondere pienamente a questa sfida e risolverla da Uomini liberi da pregiudizi? Cosa significa essere un rifugiato? Perché qualcuno dovrebbe abbandonare la terra dove è nato, lasciare il lavoro, affetti, beni e cultura, sfidando la morte? Cosa vuol dire recidere le proprie radici per "cercare rifugio"? Come è possibile trapiantarsi in un luogo che non appartiene alla nostra storia e che non ha niente di familiare? E cosa vuol dire "offrire rifugio"? Dare un tetto? Una coperta? Un pasto caldo? Cure? O qualcosa di più oltre a questo? Il progetto è un'occasione maieutica che si propone, quindi, di avvicinare i giovani ai grandi temi etici che gli avvenimenti attuali ci portano con assoluta urgenza, stimolando una risposta autonoma e cosciente. Ciò si è reso possibile grazie al contatto diretto degli studenti con i protagonisti reali di queste grandi e tragici esodi da paesi dilaniati, affinché i concetti affrontati non rimangano vuote speculazioni mentali, ma esperienze emotive, mentali e morali che possano innescare processi di conoscenza, crescita e maturazione sociale, oltre che individuale".
 

L’assessore alla pubblica istruzione, Barbara Fabbri: "Progetti come questo devono essere sostenuti e promossi dall’Amministrazione Comunale. Proprio in quest’ottica, come Assessorato alla Pubblica Istruzione, abbiamo contribuito alla sua realizzazione. L’importanza del sostegno agli istituti scolastici passa anche attraverso l’attuazione di progetti che favoriscano l’alternanza scuola/lavoro: ciò, infatti, da un lato permette ai ragazzi di prendere confidenza con il mondo dell’occupazione e, dall’altro, consente alle attività del territorio di sviluppare possibilità di formazione di nuovo personale e quindi avere un bacino d’utenza per una futura crescita della propria azienda".
 

Il vice Sindaco, assessore alle politiche per l’integrazione, Sandra Romei: "Siamo doppiamente orgogliosi perché oltre ad un bel progetto di alternanza scuola/lavoro, ‘La vita degli Altri’ è stato un momento di crescita per nostri ragazzi poiché hanno conosciuto realtà e storie diverse dalla loro e hanno condiviso i trascorsi dei loro interlocutori raggiungendo così una maturità sociale oltre che ovviamente a livello personale".
 

L’inaugurazione della mostra legata al progetto, realizzata con la collaborazione dell’associazione “Fotoclub il Palazzaccio”, dell'associazione Fotoamatori F.Mochi, del fotografo Mario Rosseti e di Ethic Street, si terrà sabato 28 maggio alle ore 11:00 con un convegno alla presenza delle istituzioni.

La parola adesso a Veronica Beni, Alexandra Maria Stanciu e a Argonesa Gashi:
 

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