25, Aprile, 2024

“La Variante sarà terminata entro l’anno”, le rassicurazioni di Vasai. La Provincia verso un accordo con la Castelnuovese

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Sulle riserve presentate dalla ditta per 11 milioni di euro, sarà una Commissione a giudicare quante siano accettabili: si punta comunque ad un accordo con la CCC, attuale appaltatrice. “Il termine per la consegna slitta a settembre per il lotto 1 e dicembre per il 2”, ha aggiunto Vasai. “Purtroppo siamo vittime, in qualche modo, di un sistema di appalti pubblici che andrebbe rivisto”

"Sapevamo che il subentro in un appalto di questa portata non sarebbe stato facile. Purtroppo il sistema degli appalti, specialmente di una certa portata, in Italia non è ben regolato e in qualche modo ci ha penalizzato. La questione delle riserve che un'impresa può presentare, dopo aver preso un appalto, ne è la dimostrazione più lamapante: comunque sia, stiamo lavorando per trovare un accordo e la Variante alla Sr69, statene certi, sarà terminata". 

Il Presidente della Provincia di Arezzo, Roberto Vasai, ci tiene a ribadirlo: il cantiere più grande in Valdarno dai tempi della Direttissima non rimarrà un incompiuto. "Un impegno che la Provincia porterà a termine, nonostante tutti i problemi che ci sono stati". E non sono pochi, per i lotti 1 e 2 della Variante (e cioè per il tratto da Levane fino a San Giovanni): dal primo appalto, nel 2008, poi revocato perché affidato ad una impresa con problemi di infiltrazioni mafiose; poi la riassegnazione alla seconda classificata, Impresa Spa, che ne ha realizzato circa il 70%, per poi aprire un contenzioso con la Provincia e finire, oggi, in procedura fallimentare. A febbraio 2013 il riaffido, alla quarta classificata: il Consorzio Cooperative Costruzioni, con La Castelnuovese in testa.

L'ultimo dei grattacapi per la giunta Vasai è arrivato insieme ad una serie di riserve per 11 milioni di euro avanzate proprio dal CCC. Lo scorso anno, a giugno, inizia i lavori per terminare il ponte sull'Arno e sull'A1, e tutto il tratto di Variante che va da Levane, all'altezza del cimitero, fino alla Poggilupi, al confine tra Terranuova e San Giovanni. In pochi mesi, però, l'azienda chiede alla Provincia 11 milioni di euro in più, rispetto ai 9 milioni d'appalto. 

"Nel frattempo – ricorda Vasai – i lavori sono stati rallentati fortemente. Le tensioni che si sono venute a creare fra il Rup e l'impresa hanno rischiato di bloccare tutto: per questo come amministrazione provinciale abbiamo deciso di sostituire il Responsabile Unico del Procedimento, passando la pratica all'ingegner Tiezzi. Una decisione presa dopo aver consultato pareri giuridici, e nell'obiettivo di superare l'impasse che si era creata. L'indirizzo che la giunta ha dato al nuovo Rup è quello di aprire un confronto con l'impresa in merito alle riserve". 

Il che significa che, entro una decina di giorni, si formerà un'apposita Commissione composta da tre membri (uno di nomina provinciale, uno scelto dall'impresa, e l'ultimo concordato fra le parti) che dovrà stabilire quanti, di quegli 11 milioni, siano legittimi. Insomma, la Commissione avrà novanta giorni di tempo per trovare un accordo tra Provincia e appaltatore: una parte di queste riserve, in sostanza, sarà riconosciuta alla ditta. 

Sul quanto, nessuno si sbilancia: né il presidente Vasai, né il Rup Tiezzi. "Diciamo che in passato abbiamo già fatto ricorso a procedure di questo tipo, previste dalla legge – spiega il Presidente della Provincia – e, ad esempio, quando Impresa Spa, sempre per la Variante alla Sr69, presentò riserve per 30 milioni, ne furono accordati 3. Poi, in quel caso, è andata comunque male. Ma questo può rendere l'idea di come funzionano questi accordi". Difficile, comunque, se non impossibile, che vengano accordati tutti gli 11 milioni richiesti da CCC e Castelnuovese. 

"Il via libera alla costituzione della Commissione ha riaperto il dialogo con l'impresa – sottolineano Vasai e Tiezzi – e nel concreto, i lavori sono ripartiti a buon ritmo. Segno che Castelnuovese e CCC hanno la volontà di terminare l'opera". In un anno, lo stato di avanzamento dei lavori è passato dal 70% circa, quando la Castelnuovese prese in mano il cantiere, all'80% attuale. "E il ponte sull'Arno è praticamente concluso, manca solo lo strato finale di asfalto. Insomma, i lavori vanno avanti, e i tempi per consegnare l'opera si avvicinano". 

"Ovviamente, il termine del 30 giugno è sfumato – sottolinea Vasai – perché questi passaggi hanno rallentato l'esecuzione dei lavori. A questo va aggiunto un inverno particolarmente piovoso, con 118 giorni di pioggia, che hanno quasi bloccato i cantieri. Detto questo, ad oggi la scadenza è fissata per la fine di settembre per il Lotto 1 (da Levane alle Coste, all'altezza di Ponte Mocarini) e a dicembre per il Lotto 2 (dalle Coste fino all'IVV). Discorso a parte per il Lotto 3, che viene eseguito da un'altra ditta, ma che comunque è quasi a termine: anche questo sarà consegnato entro l'autunno". 

La promessa, dunque, è di aprire tutta la Variante alla Sr69, nel versante aretino, entro la fine del 2014. Sostenendo qualche spesa in più, rispetto ai 50 milioni previsti all'inizio. "Vorrei sottolineare, comunque, che in ogni caso le riserve saranno pagate da Provincia e Regione, con fondi già accantonati e stanziati, e non sarà richiesto nulla ai comuni del Valdarno", ha aggiunto Vasai.

"Termineremo l'opera, il cantiere non rimane fermo: e se pensate anche soltanto alla sorte che ha avuto la Variante alla Sr69 in Valdarno fiorentino, capirete che non è cosa da poco". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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