Il macchinario per tamponi rapidi donato dalla comunità di Montevarchi durante il periodo di lockdown all’Ospedale della Gruccia è stato ritirato dalla Asl. La decisione è stata annunciata dal sindaco Chiassai dopo cinque mesi di solleciti
È ufficiale, il macchinario per tamponi rapidi donato dalla comunità di Montevarchi all'ospedale del Valdarno non verrà reintrodotto: dopo il ritiro del macchinario da parte della Asl, dovuto ad alcuni casi di falsi positivi, sembra che lo strumento non abbia superato i dovuti accertamenti per essere riportato nella routine quotidiana.
La risposta è giunta dopo cinque mesi dal suo ritiro e numerosi solleciti da parte del sindaco Silvia Chiassai Martini. La prima cittadina ha assicurato che si adopererà per trovare un prodotto alternativo da acquistare in brevi termini per permettere una diagnostica più rapida del Covid-19.
"Sia Asl sia Estar per cui Regione Toscana aveva acquistato 8 macchinari, ritireranno i propri macchinari, anche il macchinario della Gruccia sarà riconsegnato al produttore, quindi mi sto già attivando per trovare un prodotto alternativo che si possa acquistare in brevi termini con le donazioni dei nostri cittadini e possa permettere di continuare a dare supporto per una diagnostica più rapida del Covid."
"Lo scopo è quello di poter gestire eventuali diffusioni del virus negli ambienti più delicati, come nelle fasce più deboli – spiega Chiassai – nelle RSA, nella popolazione più anziana e negli ambienti scolastici e per i dipendenti al servizio del nostro ospedale. Nelle prossime settimane vi darò indicazioni certe su che scelta verrà fatta per strumenti d'indagine rapida che possa permettere alla nostra vallata di non ritrovarsi in situazioni di stallo e difficoltà di risposte che ha vissuto nei mesi precedenti quando le risposte dei tamponi arrivavano a distanza di una settimana."
