29, Marzo, 2024

L’assessore Ceccarelli incontra i comitati pendolari. Maurizio Da Re: “Incontro deludente, seri rischi di essere deviati definitivamente sulla lenta”

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Giovedì pomeriggio l’assessore regionale ai Trasporti Vincenzo Ceccarelli ha incontrato i comitati pendolari della Toscana, al centro della discussione il contratto di servizio con Trenitalia. Ma il portavoce valdarnese Maurizio Da Re si dichiara deluso: “Nessuna novità per i nostri treni e c’è il serio rischio che a dicembre i treni vengano deviati definitivamente sulla linea lenta”.

Maurizio Da Re, portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, è deluso dopo l’incontro con l’assessore Vincenzo Ceccarelli: "Nessuna novità dalla Regione per i pendolari del Valdarno".  Il confronto dei comitati pendolari della Toscana con l’assessore regionale ai trasporti è avvenuto a Firenze, giovedì pomeriggio. Al centro della discussione il prossimo contratto di servizio fra Regione e Trenitalia e del servizio ferroviario dei prossimi cinque anni.
 
Per i pendolari del Valdarno quali sono le novità emerse dall'incontro con l'assessore Ceccarelli?
 
“Sono deluso dall'incontro con l'assessore Ceccarelli, perché di fatto non ci sarebbero novità per i pendolari del Valdarno per i prossimi cinque anni. Ai comitati pendolari presenti l'assessore ha anticipato molto sommariamente la bozza d'intesa per il contratto "ponte" (cioè in previsione e in attesa della gara) che la Regione firmerà con Trenitalia entro dicembre, per il servizio ferroviario dei prossimi cinque anni. Saranno previste multe più pesanti per i ritardi e per la mancanza dell'aria condizionata, il raddoppio degli ispettori per i controlli a bordo, nuovi treni elettrici per l'area fiorentina. Ma sono novità che riguarderanno poco o nulla il Valdarno”.
 
Perchè questo giudizio negativo sul futuro nuovo contratto Regione-Trenitalia?
 
“Perché per i ritardi dei treni nel Valdarno si dovrebbero monitorare a Figline i treni per Foligno e per Roma, dopo le deviazioni sulla linea Lenta o dopo le soste a Rovezzano, non certo a Chiusi o a Terontola, come sembra, quando i treni hanno già recuperato parte o totalmente i ritardi verificabili nel Valdarno.  Perché i controlli degli ispettori sull'aria condizionata e sul riscaldamento non aumenteranno per i treni del Valdarno, perché la Regione non ha coinvolto la Provincia e il Comune di Firenze e quindi non sono previsti nuovi ispettori che potrebbero seguire anche il Valdarno, quando invece sarebbero necessari più controlli e fatti bene sui treni critici, quelli più usati dai pendolari, per sanzionare i disagi che abbiamo quotidianamente. Perché i nuovi treni in arrivo dal 2016, forse altri Minuetto o i nuovissimi "Jazz", che al massimo trasportano 300 persone a sedere, saranno a uso "metropolitano" fiorentino, per alleggerire i treni più affollati e al massimo ne ritroveremo qualcuno sulla linea Lenta in sostituzione dei Vivalto o di quelli vecchi attuali”.
 
E riguardo alle garanzie sulla linea Direttissima Ceccarelli vi ha detto qualcosa di nuovo?
 
“Della Direttissima ho chiesto specificatamente a Ceccarelli, ricordandogli che a dicembre la gestione della linea passerà dalla sala operativa di Rfi di Firenze a quella di Bologna, con il rischio di vedersi spostare i nostri treni sulla linea Lenta, più di ora o definitivamente. L'assessore mi ha risposto, un po’ polemicamente, che è previsto un accordo con Rfi sulle tracce di tutti i treni, ma che non ci possono essere certezze sull'uso della Direttissima per i treni dei pendolari della linea aretina. Per i passaggi sulla Direttissima si dipende da Rfi e la Regione non ha la forza di contrattare”. 
 
Da dicembre i pendolari del Valdarno rischiano seriamente di finire sulla linea Lenta?
 
“Il rischio potrebbe essere reale, ma dobbiamo saperne di più su questo trasferimento della gestione di Rfi da Firenze a Bologna e su cosa davvero questo comporterà. Quindi da settembre dobbiamo cominciare a muoversi, per non farci trovare impreparati o, peggio, rassegnati a dire eventualmente addio alla Direttissima”.

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