24, Aprile, 2024

Indagine Consip, Tiziano Renzi respinge le accuse. Ma l’inchiesta adesso ha ripercussioni anche a Rignano

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Il padre del presidente del consiglio ai pm: “Mai preso soldi, si tratta di abuso di cognome”. Ma intanto l’inchiesta ha ripercussioni politiche anche in Valdarno. Il sindaco di Rignano Daniele Lorenzini è stato sentito come persona informata dei fatti. E nell’inchiesta finisce anche una telefonata a Carlo Russo, partita da Rignano.

Ieri il segretario del Pd di Rignano, Tiziano Renzi è stato ascoltato dai pm di Roma che si occupano dell'inchiesta Consip. Secondo quanto riportano l'Ansa e altre testate nazionali anche il sindaco di Rignano, Daniele Lorenzini, è stato ascoltato come persona informata dei fatti.

Ma nell'indagine, secondo quanto scritto da La Repubblica e Il Fatto Quotidiano, finisce anche una telefonata che sarebbe partita da Rignano all'imprenditore Carlo Russo.

Si allarga l'inchiesta Consip e le ripercussioni sono anche in Valdarno. Il segretario del Pd rignanese davanti ai pm, secondo quanto riferito dall'avvocato Federico Bagattini "ha risposto a tutte le domande" e di essere legato a Carlo Russo anche da motivi religiosi. E su quanto emerge dall'indagine, Bagattini non ha dubbi: "Si è trattato di un evidente caso di abuso di cognome".

Come detto però l'inchiesta arriva a lambire anche Rignano. In particolare secondo La Repubblica e Il Fatto finisce al centro delle indagini anche una telefonata del 7 dicembre a Carlo Russo che sarebbe stata effettuata secondo gli inquirenti dall'assessore rignanese Bargilli per informarlo di non contattare telefonicamente Tiziano Renzi: secondo quanto riportato dai due quotidiani il telefono di Renzi senior sarebbe sotto controllo dal 5 dicembre, due giorni prima della telefonata e giorno in cui Matteo Renzi si dimise da Palazzo Chigi dopo la sconfitta del referendum costituzionale. Bargilli, secondo l'Ansa, sarebbe stato convocato dai titolari dell'inchiesta ma la sua audizione sarebbe slittata.

Sempre l'Ansa riporta stamani che anche Daniele Lorenzini – il quale nei giorni scorsi ha espresso amarezza per la situazione del partito –  è stato sentito dai magistrati come persona informata dei fatti. Ma intanto la questione rischia di avere ripercussioni politiche anche a livello locale. Il Pd di Rignano si schiera a sostegno dell'attuale segretario: "Intendiamo esprimere la piena solidarietà al segretario, convinti circa la correttezza del suo operato e facendo affidamento sul lavoro degli inquirenti. Rimane intatta la fiducia nelle qualità morali di Tiziano, e siamo sicuri che presto si farà chiarezza sull'intera vicenda" scrive il partito su facebook.

Lunedì sera è prevista la riunione del partito locale, importante per capire le decisioni di Tiziano Renzi ma anche del sindaco Lorenzini in vista delle prossime amministrative.

 

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