18, Aprile, 2024

Inaugurato l’ultimo lotto della variante alla SR69. Al via l’appalto per il versante fiorentino

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Il presidente della Provincia di Arezzo Roberto Vasai, l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli, la consigliera regionale Valentina Vadi insieme ad alcuni rappresentanti delle amministrazioni comunali locali hanno inaugurato il terzo lotto della variante

Inaugurato l'ultimo lotto della variante alla SR69 che dal cimitero di Levane, in riva destra dell'Arno, giunge fino al confine con la provincia di Firenze. L'opera complessiva iniziata nel 2010 ha visto una spesa di 65 milioni di euro. 9.700.000 euro il costo dell'ultima parte che dalla rotatoria della Badiola sfocia in via degli Urbini con un incremento del 17% rispetto alle previsioni iniziali coperto completamente dalla Regione.

Presenti al taglio del nastro il presidente della Provincia di Arezzo Roberto Vasai, l'assessore regionale Vincenzo Ceccarelli, la consigliera regionale Valentina Vadi insieme ad alcuni rappresentanti delle amministrazioni comunali locali

Vincenzo Ceccarelli, assessore regionale: "Il Valdarno è un territorio che ha visto realizzate in maniera più celere rispetto ad altri opere importanti. La nuova variante in riva destra alla SR69 è costata 65 milioni. Nel 2010 i lavori sono stati appaltati: tre anni fa abbiamo inaugurato il primo lotto quello con il ponte Leonardo, un anno e mezzo fa il secondo, oggi siamo qui per il terzo che è costato circa 10 milioni. Hanno contribuito la Regione Toscana, la Provincia e tutti i Comuni del Valdarno: è un esempio di sinergia tra le istituzioni per l'economia e la mobilità della vallata. Certo era meglio se anche in provincia di Firenze i lavori fossero stati terminati: la nuova variante infatti arriva fino al casello di Incisa".

 

L'assessore Ceccarelli fa il punto anche della variante in Valdarno fiorentino. Al via l'appalto del primo lotto, nel mese di giugno il secondo, più complicato il terzo: "Purtroppo qui gli interventi non sono stati realizzati. Da quest'anno le competenze sono state riassorbite dalla Regione per la progettazione e la realizzazione dell'opera e siamo impegnati a portare a termine i tre lotti. Siamo già in fase di appalto per il primo, quello che dal casello di Incisa arriva verso sud. Entro giugno appalteremo anche il secondo lotto, mentre il terzo è indietro ma sono partite tutte le comunicazioni per l'esproprio". 

 

L'opera è iniziatia nellìagosto 2012, si è interrotta nel 2015 a causa di problemi della ditta esecutrice ed è ripresa nel gennaio di quest'anno.

Il presidente della Provincia di Arezzo, Roberto Vasai: “Questa è un'opera pensata in un momento storico diametralmente opposto a quello di oggi. Ferma restando la sua validità come infrastruttura, è nata in un periodo nel quale le Province erano nel momento di massimo riconoscimento sul piano istituzionale, forti di un ruolo di governo dell'area vasta che metteva insieme assetto del territorio, ambiente, viabilità, urbanistica, sviluppo economico, lavoro, istruzione. In virtù di questo ruolo progettava e realizzava le grandi opere regionali, come questa, e coordinava i Comuni del territorio in progetti anche ambiziosi e a lunga scadenza. Siamo arrivati alla conclusione di questo percorso in una situazione nella quale, invece, il governo di area vasta di ambito provinciale di fatto non esiste più, le competenze prima citate sono sparite, le risorse sono inesistenti. Considero quindi un piccolo miracolo essere riusciti ad arrivare in fondo a questo impegno e, se è logico che non si debba oggi festeggiare niente, almeno ci si debba tutti insieme riconoscere l'impegno, e le responsabilità, che ci siamo assunti anche in questi ultimi periodi”

 

 

 

 

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