29, Marzo, 2024

In ricordo di Lorenzo Foggi, a Levane il 75° anniversario del sacrificio del vicebrigadiere dei Carabinieri

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Stamani al cimitero di Levane si è svolta la cerimonia in ricordo di Lorenzo Foggi, vicebrigadiere dei Carabinieri nato a Terranuova Bracciolini ucciso nel 1945 a Milano durante l’arresto di un pericoloso ricercato.

"Fulgido esempio di eroismo e di virtù militari": è così che viene descritto il Vicebrigadiere dei Carabinieri Lorenzo Foggi, a cui è intitolata, dal 29 maggio 2004, la stazione dei Carabinieri di Montevarchi.

Stamani al cimitero di Levane con una sobria e sentita cerimonia è stato ricordato il 75° anniversario del suo sacrificio: ucciso a Milano l'11 agosto 1945 durante l'arresto di un pericoloso ricercato,alla sua memoria fu concessa la Medaglia di Bronzo al Valor Militare. Erano presenti  il Comandante della Compagnia Carabinieri Cap. Andrea Barbieri, i rappresentanti delle amministrazioni comunali di Montevarchi Lorenzo Allegrucci, di Bucine Paola Coppi e per Terranuova Bracciolini Massimo Quaoschi; i nipoti del Vicebrigadiere Lorenzo Foggi, i Gonfaloni dei Comuni di Montevarchi e Bucine, i labari Regionali dell'Istituto del Nastro Azzurro e dell'Ass.Bersaglieri e le Sezioni dell'Ass. Naz. Carabinieri ,Ass. Naz. Combattenti e Reduci, Ass.Naz.Artiglieri ,Ass. Naz.Alpini.

 

 

La storia di Lorenzo Foggi inizia a Terranuova Bracciolini il 2 giugno 1915 da Cesare (Caduto nella grande Guerra) e da Genoveffa Neri, si arruola nel 1935 nell’Arma dei Carabinieri. Dal 10 giugno 1940 al 7 ottobre 1941 partecipò alle operazioni belliche in Africa Settentrionale col Gruppo Mobilitato dei Carabinieri Reali di Tripoli, per questo motivo veniva insignito della Medaglia Commemorativa col motto “Libia”. Frequentò il Corso Allievi Sottufficiali a Firenze nell’anno 1941-42 e nel marzo del 1942 fù assegnato al
Comando Carabinieri di Via Moscova a Milano con il grado di Vicebrigadiere. Dal dicembre 1943 all’aprile del 1945 aderisce alla formazione partigiana chiamata “Formazione Gerolamo” operante a Milano ed in Lombardia, composta da 700 Carabinieri al comando del Maggiore Ettore Giovannini, svolgendo operazioni offensive ed atti di sabotaggio e fornendo informazioni militari, per questo il Maresciallo Comandante Supremo Alleato conferì a Lorenzo Foggi il “Certificato di Patriota”.

Per le sue azioni il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri concedeva a Lorenzo Foggi due Encomi Solenni con le seguenti motivazioni: “Durante violento bombardamento areo nemico, che causò molte vittime e gravissimi danni, si prodigò con instancabile slancio nel collaborare con civili all’opera di spegnimento di incendi e nel ricercare vittime tra le macerie, dimostrando coraggio, attaccamento al dovere, abnegazione ed elevato senso di altruismo” – Milano 14-15 febbraio 1943

 

 

Addetto a squadra di polizia giudiziaria, operante in grande città, in eccezionali condizioni di ambiente ed in atmosfera ancora accesa per la recente insurrezione armata contro il nemico oppressore, coadiuvò i superiori con coraggio, abilità ed attaccamento al dovere per eliminare la pericolosa infiltrazione di elementi criminali fra le bande dei patrioti, concorrendo al recupero di notevole quantità di armi e di munizioni ,destinate a protrarre l’anormale situazione dell’ordine pubblico, ed al sequestro di ingente materiale ,sottratto dolosamente “ Milano 25 aprile – 16 giugno 1945

L’11 agosto 1945, il Vicebrigadiere Lorenzo Foggi e l’Appuntato Sante Busso, regolarmente comandati di servizio, raggiunsero l’abitazione di un pericoloso ricercato per un duplice omicidio, avvenuto alcuni giorni prima a Mantova. Nell’operazione persero la vita il Vicebrigadiere Lorenzo Foggi e l’Appuntato Sante Busso. Alla memoria di Lorenzo Foggi fù concessa la Medaglia di Bronzo al Valor Militare con la seguente motivazione: “ Nel procedere con graduato a fermo di pericoloso ricercato, proditoriamente fatto segno a
numerosi colpi di pistola ,cadeva colpito a morte “ Milano -11 agosto 1945.

La cerimonia ha avuto inizio con  gli onori alla bandiera Nazionale e l'Inno di Mameli, successivamente è stata deposta dalle Autorità una corona di alloro alla Tomba del Caduto e recitata la Preghiera del Carabiniere i discorsi dei rappresentanti delle Amministrazioni Comunali hanno concluso la celebrazione.

 

 

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