18, Aprile, 2024

Il Valdarno rappresentato a Skopje in Macedonia per le celebrazioni della Giornata dell’Unità Nazionale

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Il colonnello Franco Galletti, di San Giustino, e lo chef dell’Osteria dell’Acquolina, Paolo Tizzanini, hanno preso parte alle celebrazioni per il Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate tenutasi a Skopje, Macedonia

Era presente anche il Valdarno a Skopjie in Macedonia per le celebrazioni della Giornata dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate. Grazie all’interessamento dell’Addetto per la Difesa, l’Esercito e l’Aeronautica presso l’Ambasciata d’Italia, il sangiustinese Colonnello Franco Galletti, e alla disponibilità dello chef dell’Osteria dell’Acquolina, Paolo Tizzanini, è stato organizzato all’Hotel Marriot, un importante ricevimento.

All’evento hanno partecipato numerose autorità macedoni, politiche, civili e militari e molti rappresentanti del corpo diplomatico presente nella città balcanica.

Dopo i discorsi di rito dell’Addetto per la Difesa e dell’Ambasciatore d’Italia a Skopje, Carlo Romeo e un doveroso omaggio ai caduti,  i numerosi ospiti hanno potuto gustare un menù tutto toscano, preparato dallo chef Tizzanini, presente a Skopje con la moglie Daniela e il cuoco Lorenzo.

Salumi e formaggi tipici importati per l’occasione direttamente dall’Italia,  ribollita, pappa al pomodoro, pasta fatta in casa al ragù, stufato alla sangiovannese e zuppa inglese sono stati i piatti più apprezzati dagli increduli ospiti, che mai avrebbero potuto immaginare di passare un paio d’ore avvolti da profumi e sapori tipici della nostra Toscana.  Il tutto annaffiato da vino di note aziende della provincia di Arezzo.

"Negli ultimi anni è stato dato maggior risalto a questo evento a Skopje, per cercare di rendere il giusto riconoscimento ai tanti italiani che durante la Prima Guerra Mondiale persero la vita su questo fronte. Un corpo di spedizione italiano di quasi 40.000 uomini fu, infatti, inviato in Macedonia nell’estate del 1916 e insieme a francesi, inglesi, russi e serbi combattè contro gli imperi centrali per oltre 2 anni.  Alla fine caddero nel sud della Macedonia oltre 10.000 soldati italiani".

"Significative testimonianze del passaggio dei nostri soldati sono ancora presenti nelle montagne macedoni intorno alla città di Bitola e il centesimo anniversario della fine della Grande Guerra costituirà un’altra occasione per ricordare e rendere  un ulteriore merito a tutti quei giovani italiani che qui immolarono le loro giovani vite per la Nostra Patria".

 

 

 

 

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