20, Aprile, 2024

“Il settimo sigillo”, capolavoro immortale di Ingmar Bergman in programma alle Fornaci

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Giovedì 6 dicembre alle 21.30 presso lo spazio di via Vittorio Veneto a Terranuova per la rassegna Cinema 9 e ½, a cura di associazione Macma

Dalla Svezia del XIII secolo all'Iran di oggi, passando per il sound della Russia anni '80 fino agli incontri paranormali contemporanei: saranno queste le tematiche degli appuntamenti proposti da Cinema 9 e ½, la rassegna di cinema a cura dell'associazione Macma per il mese di dicembre. Partenza giovedì 6 con “Il settimo sigillo”, capolavoro di Ingmar Bergman, nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna, in programma alle 21.30 all'Auditorium Le Fornaci di Terranuova Bracciolini 

“Il settimo sigillo”, capolavoro immortale di Bergman del 1957, che viene qui riproposto in occasione dei 100 anni dalla nascita del regista nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna, racconta di Antonius Block, nobile cavaliere svedese, che recatosi come crociato in Terrasanta, ritorna ora nel suo Paese. Sbarcato sulla spiaggia svedese, trova ad attenderlo la Morte. Antonius, che durante gli anni vissuti in Terrasanta, tra battaglie cruente e lotte intime, ha sentito vacillare la propria fede, non vorrebbe morire prima di aver superato la crisi spirituale che lo travaglia. Egli propone quindi alla Morte di giocare con lui una partita a scacchi.

Tra voglia di libertà e nostalgia, tra il surrealismo delle animazioni e la musica rock giovedì 13 dicembre è in programma “Summer”, biografia musicale firmata da Kirill Serebrennikov. Leningrado, un'estate dei primi anni '80: la scena rock è in pieno fermento. Viktor Tsoï, un giovane musicista seguace dei Led Zeppelin e David Bowie, sta cercando di farsi un nome. L'incontro con il suo idolo Mike e sua moglie, la bellissima Natacha, cambierà il corso del suo destino. Insieme costruiranno la leggenda di Viktor, che lo renderà immortale.

La rassegna prosegue il 22 dicembre con “Troppa grazia” commedia di Gianni Zanasi con Alba Rohrwacher, Elio Germano, Giuseppe Battiston e Valerio Mastandrea. È la storia di Lucia, geometra trentaseienne precaria che, dopo un incarico lavorativo, ha un incontro paranormale: inizia a vedere la Madonna, che le ordina di costruire una chiesa.

A chiudere gli appuntamenti del mese, il 27 dicembre è in programma la proiezione di “Tre volti”, pellicola premiata con la miglior sceneggiatura al Festival di Cannes 2018, firmata da Jafar Panahi. Il regista iraniano, già autore di “Taxi Teheran”, torna a parlare della condizione femminile in Iran. Behnaz Jafari, nota attrice iraniana, riceve il video di una ragazza che implora il suo aiuto per fuggire a una famiglia conservatrice e tiranna. Inizia così un viaggio, fatto di momenti comici e drammatici, dove incontrerà uomini e donne, conservatori e contestatari.

 

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