18, Aprile, 2024

Il progetto “Donne e madri nella disabilità” porta sul palcoscenico de Le Fornaci lo spettacolo ‘L’Onda’

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Lo spettacolo si terrà martedì 31 maggio alle 21.00 all’auditorium Le Fornaci di Terranuova. Il progetto è stato sostenuto dalla Fondazione Niccolò Galli Onlus di Firenze e dalla Conferenza dei Sindaci del Valdarno

"L'onda", performance teatrale e atto conclusivo del progetto pedagogico 'Donne/madri nella disabilità', andrà in scena martedì 31 maggio alle 21.00 all'auditorium Le Fornaci di Terranuova. Il progetto è stato sostenuto dalla Fondazione Niccolò Galli Onlus di Firenze, dalla Conferenza dei Sindaci del Valdarno e da Diesis Teatrango.

Il percorso pedagogico clinico, iniziato nell'aprile del 2015, è stato condotto dalle dottoresse Rosa Marotta e Barbara Petrucci. Hanno partecipato: Valentina Bernacchioni, Lucia Cannelli, Desi Gori, Rosa Marotta, Cinzia Pasqui, Barbara Petrucci, Erika Ravagni, Tiziana Renzi


Il racconto drammaturgico è un incontro di frammenti autobiografici in cui donne differenti vivono una condizione di disagio sociale a causa della disabilità del figlio che le accomuna profondamente e sperimentano, in una realtà artistica come il palcoscenico, l’ascolto di sé e dell’altro nel dolore e nel piacere. 

Le dottoresse Rosa Marotta e Barbara Petrucci spiegano il progetto e le sue finalità: "Il progetto pedagogico clinico  'Donne/madri nella disabilità, piacere e senso di colpa' è un percorso di aiuto rivolto alle madri che vivono una condizione di disagio a causa della disabilità del proprio figlio. La performance teatrale 'L'Onda'  è l'evento conclusivo di un ciclo di incontri nei quali con le partecipanti sono state fatte esperienze di ascolto e di riflessione rispetto al rapporto con se stesse, con i propri figli, con la disabilità".

"Un percorso pedagogico supportato da tecniche artistiche, musica, teatro,danza, e incentratato su determinate tematiche, solitudine, senso di colpa, l'immutabilità, del dramma, che hanno permesso la manifestazione e la trasformazione del dolore raccontandola in un piano differente".

"Il punto di forza del progetto – continua e conclude la dottoressa Marotta –  a nostro avviso è  l'aver spostato l'attenzione dal minore disabile alla madre, al benessere della madre. I bambini ed i ragazzi hanno bisogno di genitori vitali e la presenza del desiderio e della gioia di vivere rappresenta la garanzia più efficace per la loro crescita: il benessere della madre si riflette sul benessere della famiglia e del figlio. Spesso nelle famiglia con un figlio disabile, a causa della complessità nella gestione di vita quotidiana, questa condizione di armonia e gioia viene a mancare ed è importante intervenire per sostenere la madre e ristabilire un equilibrio.

 

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