19, Aprile, 2024

Il Comitato ‘Le vittime di Podere Rota’ torna sulla questione rifiuti

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“Invitiamo la popolazione a sostenere la nostra causa, a mobilitarsi e partecipare alle varie forme di contrasto che il comitato promuoverà”

Dopo l'intervento del Coordinamento del Pd valdarnese che fissava alcuni punti in tema di rifiuti a cominciare da "La discarica di Podere Rota dovrà procedere a chiusura entro il 2021", oggi prende la parola il Comitato 'Le vittime di Podere Rota' che apprezza la posizione del Partito democratico ma reclama anche atti concreti in Regione Toscana e in Ato sud. Per questo "ben vengano i vari appelli come quello del sindaco di Montevarchi Chiassai ad un confronto sul tema proprio nella massima assise del nostro territorio quale la conferenza dei sindaci o quelli delle varie liste del territorio alternative al Pd che sollecitano, chi ne ha la responsabilità, ad atti concreti".

 

"Ribadiamo che questa grossa discarica e l'impianto di compostaggio che raccolgono da decenni anche i rifiuti da fuori ambito, creano disagi gravissimi per la nostra salute e qualità di vita, viviamo in un ambiente devastato e degradato senza che sia mai stato speso niente delle migliaia di euro che vengono incassate dal comune di Terranuova per compensare i disagi. La cosa più assurda è che noi cittadini che subiamo i gravi disagi dagli impianti di conferimento e trattamento rifiuti, siamo costretti a pagare una ulteriore quota nelle tasse sui rifiuti: la quota per il 'disagio provocato' a noi stessi che va al comune sede di impianto".

Il Comitato continua: "Ora apprendiamo che arriveranno ulteriori fanghi di depurazione in regime di emergenza come pacco regalo. Gli stessi fanghi ritenuti da Arpat fra i maggiori responsabili delle gravi maleodoranze. Che fine hanno fatto le indicazioni dell'ARPAT sui fanghi e le prescrizioni fatte già ai tempi del servizio Ecologia della Provincia? Gli impianti di depurazione avrebbero dovuto provvedere a investire per produrre fanghi più secchi in modo da creare meno disagi nel conferimento in discarica, invece sembra che si sia preferito mandarli altrove e poi in emergenza ce li dobbiamo riprendere noi".

Il Comitato chiede ancora una volta "che, se qualcuno ci vuole bene, almeno in emergenza, non vengano conferite in discarica le quote private fuori ambito, non possiamo permettere di lucrare sulla nostra pelle per l’emergenza, che sia bonificato il territorio e che siano investiti qui i soldi del disagio non per comprare il silenzio dei cittadini, ma per permetter loro una vita dignitosa in un ambiente curato e salvaguardato".

"Alla luce di quanto sta emergendo, gli investimenti sulla circolazione stradale, la mancata pianificazione della gestione rifiuti regionale, la mancata realizzazione di impianti in ATO centro, abbiamo il fondato sospetto la chiusura al 2021 non ci sarà e si arriverà ad un ulteriore ampliamento per far contenti tutti i vari attori pubblici e privati che a vario titolo vivono attorno al business dei rifiuti. Se così fosse sappiate che noi faremo di tutto per evitare questa ulteriore ingiustizia nei confronti del nostro territorio ci opporremo con tutte le nostre forze e siamo sempre più determinati e pronti anche ad azioni legali collettive. Invitiamo la popolazione a sostenere la nostra causa, a mobilitarsi e partecipare alle varie forme di contrasto che il comitato promuoverà".

 

 

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