19, Aprile, 2024

Gioco d’azzardo: tavolo tecnico per trovare soluzioni e contrastare il fenomeno. I giovani sono i più coinvolti

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Si è tenuto in Palazzo Pretorio a Figline un incontro sul gioco d’azzardo promosso dall’amministrazione comunale di Figline Incisa e l’azienda Usl Toscana centro. Vi hanno preso parte il sindaco Giulia Mugnai, l’assessore alle politiche sociali Ottavia Meazzini, l’on Paolo Beni, la consigliera regionale Serena Spinelli, il Lgt. Della Guardia di Finanza Luigi Cioffi e il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Figline capitano Luca Mercadante

Da una parte i dati che vedono sempre più i giovani propensi verso il gioco d'azzardo, soprattutto on line, dall'altra la necessità di diminuire l'offerta. Di questo e di altro si è parlato a Figline nel corso di un incontro in Palazzo Pretorio su un fenomeno che sta sempre più interessando anche il territorio valdarnese. Presenti al convegno  il sindaco Giulia Mugnai, l’assessore alle politiche sociali Ottavia Meazzini, l’on Paolo Beni, la consigliera regionale Serena Spinelli, il Lgt. Della Guardia di Finanza Luigi Cioffi e il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Figline capitano Luca Mercadante e tanti operatori della Asl e del Sert.

Si è trattato di un vero e proprio tavolo tecnico tra sindaci, assessori, assistenti sociali, operatori Suap, personale socio-sanitario e agenti di Polizia Municipale dei Comuni del Valdarno fiorentino e della Valdisieve, finalizzato a presentare il nuovo servizio Ser.T sul gioco d’azzardo, attivo dallo scorso ottobre presso il Distretto socio sanitario di Figline, oltre che a confrontarsi sulle problematiche legate alla sua diffusione.

Il gioco d’azzardo, infatti, è stato riconosciuto come nuova dipendenza dalla normativa nazionale sul tema approfondita nel corso dell’incontro insieme all’onorevole Paolo Beni, parlamentare del Pd e membro della XII commissione parlamentare su Affari Sociali, e a Serena Spinelli, consigliere regionale e membro della III commissione  su Sanità e Politiche sociali. 

"Il problema sta diventando serio sul piano sanitario e sociale – afferma l'on. Paolo Beni – per questo bisogna ridurre l'offerta, limitare sempre di più il gioco nei locali pubblici ed attuare il divieto di accesso alle sale giochi per i minorenni. Bisogna ridurre il numero, come deciso dall'ultima legge di stabilità, eliminare la pubblicità del gioco d'azzardo e promuovere forme alternativa di intrattenimento e del tempo libero. Penso che lo Stato debba invertire la tendenza di questi utlimi anni e arginare il fenomento. I numeri sono in crescita così come i fatturati: oltre 80 miliardi è il denaro che gli italiani spendono solo nel circuito legale. Cresce anche il numero dei dipendenti da gioco d'azzardo".
 

Nel 2014 le persone in carico a tutti i Ser.T. del dipartimento delle dipendenze di Firenze per Disturbo da Gioco d'Azzardo sono stati complessivamente 209, mentre gli utenti che si sono rivolti ai Ser.T. di Figline e di Ponte a Niccheri nel 2015 sono stati 16, 10 maschi e 6 femmine, il 69% di essi ha un'età compresa tra i 30 e i 50 anni.

"I nostri territori hanno difficoltà nel trovare misure ed interventi efficaci per contrastare il gioco e fare prevenzione – ha sottolineato il sindaco Giulia Mugnai – Abbiamo fatto  dunque la tavola rotonda per mettere insieme gli operatori e perchè insieme si possa arrivare a una sintesi di regolamenti e interventi sul territorio. Non vogliamo proibire il gioco, perchè questo non porterebbe alla fine dei problemi, ma fare prevenzione".

“L’incontro di oggi è stato un’occasione per riflettere su questa nuova emergenza sociale – ha commentato l’assessore alle Politiche sociali, Ottavia Meazzini – approfondendo sia gli aspetti normativi sia le ricadute sociali e sanitarie che la dipendenza da gioco d’azzardo provoca. Un modo per informare sui servizi offerti dal personale del Ser.T ma, soprattutto, per cercare soluzioni condivise al problema, uniformando le modalità di approccio delle varie professionalità coinvolte, dagli assistenti sociali agli operatori del Suap fino agli agenti di Polizia Municipale”. 



"Anche il nostro territorio è colpito da questa nuova dipendenza. I primi a captare i segnali sono i medici di famiglia. L'equipe che abbiamo al nostro distretto copre anche la Valdisieve. I primi casi sono arrivati: la fasce più giovani sono molto più propense al gioco. Soprattutto quello on line. Questo è un fenomeno in espansione".

 

I residenti dei comuni del Valdarno Fiorentino e della Valdisieve (Figline e Incisa Valdarno, Reggello, Rignano sull'Arno, Pontassieve, Rufina e Pelago) possono dunque rivolgersi all’equipe del Sert chiamando i numeri 055.9508356/330 oppure recandosi personalmente in via Giovanni da Verazzano 20, dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 14.00. Dell'equipe, che lavora nel totale rispetto della privacy dell’utenza, fanno parte medici, psicologi, assistenti sociali, educatori e infermieri che, in casi di necessità, affiancano agli interventi di natura socio sanitaria individuali e familiari anche servizi di consulenza finanziaria e legale. L'accesso al servizio è diretto e non necessita di richiesta medica.

 

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