20, Aprile, 2024

Giochi inclusivi: la richiesta di Chienni recepita dalla consigliera Vadi, prima firmataria di una mozione

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Valentina Vadi, consigliere regionale Pd, prima firmataria di una mozione che chiede alla Giunta di “sostenere quei Comuni che inseriscono giochi per disabili nei centri educativi, come ha fatto recentemente l’Amministrazione di Terranuova Bracciolini, nella scuola Italo Calvino”

Il sindaco di Terranuova Sergio Chienni, in qualità anche di vicepresidente Anci Toscana, ha scritto all'assessore regionale al welfare Stefania Saccardi perchè contribuisca con finanziamenti a sistemare aree ludiche senza barriere nei giardini dei Comuni del territorio regionale. La consigliera regionale Pd Valentina Vadi recepisce quella richiesta e presenta una mozione in consiglio, della quale è prima firmataria, per “sostenere quei Comuni che inseriscono giochi per disabili nei centri educativi, come ha fatto recentemente l’Amministrazione di Terranuova Bracciolini, nella scuola Italo Calvino”.

“L'accesso al gioco è un diritto universale, specialmente negli anni della formazione primaria – scrive Valentina Vadi – La Regione Toscana potrebbe sostenere i Comuni che compiono scelte finalizzate all’abbattimento delle barriere architettoniche e che installano giochi inclusivi nelle scuole per l'infanzia e nei parchi pubblici. Sono 12.500 i bambini e i ragazzi con disabilità inseriti nell’ambito del sistema educativo scolastico – fonte Osservatorio Sociale Regionale, Profilo n. 8, Disabilità in Toscana, gennaio 2016. Nella legge regionale 47/1991 la Toscana si è orientata nella direzione di disciplinare la realizzazione e la piena utilizzazione di ambienti costruiti secondo le esigenze di tutti i cittadini, indipendentemente dall'età e dalle caratteristiche psico-fisiche, al fine di garantire a ciascuno l'esercizio autonomo di ogni attività, compresa quella ludica e ricreativa. Per questo chiedo alla Giunta di rafforzare il percorso in questa direzione, partendo proprio dalle criticità presenti nei presidi scolastici”.

La consigliera Vadi continua, tornando anche sull'esperienza del Comune di Terranuova: “In Toscana sono 235 i servizi educativi, 979 scuola per l'infanzia e 3494 scuole primarie. Avviare un tragitto per inserire giochi fruibili da tutti e abbattere, nei casi in cui persistono, barriere architettoniche sarebbe un gesto di grande valore sociale e culturale – continua Vadi – In Toscana non siamo ai blocchi di partenza: sono oltre 30 gli spazi pubblici adibiti a parchi gioco inclusivi; l’esperienza più recente è quella del Comune di Terranova Bracciolini, in provincia di Arezzo, presso il giardino della scuola dell’infanzia Italo Calvino. Disposizioni di questo tipo consentono alla didattica di essere applicata omogeneamente e ai bambini di esprimersi liberamente, indipendentemente dalla loro disabilità. Per questo chiediamo alla Giunta di valutare la sostenibilità dell’introduzione, nell’ambito della programmazione di settore, di specifiche misure a sostegno delle Amministrazioni comunali nelle cui scuole si registrano esigenze di questo tipo".

"Nell’articolo 55 della legge 41/2005  – Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale – la Regione si fa promotrice di interventi e servizi volti a promuovere l’integrazione delle persone disabili nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società. La Convenzione O.N.U. sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza all’articolo 23 riconosce per i bambini con disabilità il diritto a condurre una vita piena e decente, in condizioni che garantiscano la loro dignità, favoriscano la loro autonomia e agevolino una loro attiva partecipazione alla vita della comunità. Il gioco è una componente fondamentale per lo sviluppo fisico, psicologico e sociale del bambino – conclude Vadi – In questo senso le istituzioni a tutti i livelli e in modo sinergico possono mettere in campo misure volte a garantire, perlomeno negli spazi pubblici, un diritto su cui spesso cade il silenzio. Alcuni Comuni hanno già fatto scelte significative, seguiamo il loro esempio e raccogliamo l’appello di quei Sindaci, confermando la sensibilità, l’attenzione e l’impegno che la Regione Toscana ha sempre posto su questi temi”. 

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