25, Aprile, 2024

Gestione del servizio idrico, Sottili e Simoni: “L’Amministrazione ha votato sì, senza mandato del consiglio”

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Critiche dei due consiglieri comunali del Gruppo Misto all’Amministrazione di Figline e Incisa, per aver espresso voto favorevole senza il mandato del Consiglio comunale

I consiglieri comunali del neonato Gruppo Misto di Figline e Incisa, Francesco Sottili e Cristina Simoni, criticano l'Amministrazione sul voto favorevole alla proroga a Publiacqua. "La sindaca Mugnai, in occasione del Consiglio del 29 novembre scorso, aveva detto in sintesi: Sicuramente il prossimo 4 dicembre sarà l'occasione per approfondire il tema della proroga o meno a Publiacqua. Riporteremo al Consiglio comunale prima di esprimere un voto. E invece, nonostante l'appello a non partecipare al voto qualora fosse stata chiamata ad esprimersi rispetto alla proroga e l'ininfluenza del suo voto come peso in Assemblea, la Sindaca Giulia Mugnai, pare tramite l’assessore Silvia Fossati opportunamente delegata, ha votato in conferenza favorvolmente alla proroga del servizio idrico a Publiacqua al 2024". 

"La sindaca, esprimendo il consenso alla proroga – è la critica di Sottili – non solo ha votato senza un mandato del Consiglio Comunale di Figline e Incisa, cosa di per sé grave, ma ha di fatto espropriato e raggirato il Consiglio per evitare il dibattito e il legittimo confronto istituzionale. Naturalmente rispetto a un fatto così grave, perseguito grazie anche alla complicità del Presidente del Consiglio Sandro Sarri che ha chiuso il dibattito dopo le parole del Sindaco, non si può sottacere perché tale comportamento è moralmente inaccettabile: si tradiscono le Istituzioni e si privano i cittadini di quella chiarezza che sarebbe stata opportuna per questa decisione". 

I consiglieri ricordano che sul tavolo c'erano due sole opzioni: "A – proroga al 2024 con diminuzione delle tariffe, ma senza investimenti; B – scadenza naturale al 2021 con aumento delle tariffe. Ma si è evitato, in nome di un comportamento poco di sinistra, di far prendere una decisione al massimo Organo cittadino, rappresentativo dei cittadini. Con tutto il rispetto, crediamo che di fronte a certi comportamenti, come minimo, ci sia da provare un minimo di vergogna".

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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