28, Marzo, 2024

“Futur-e”, istituzioni, imprenditori e associazioni disegnano la nuova ex area mineraria

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Tre gli scenari presentati. Tra i rappresentanti istituzionali erano presenti gli assessori Regionali Vincenzo Ceccarelli e Stefano Ciuoffo e i sindaci dei comuni di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni, Figline e Incisa Valdarno Giulia Mugnai e San Giovanni Valdarno Maurizio Viligiardi

Parco cicloturistico, parco agricolo e artistico, ricerca nel campo della geologia e delle attività produttive innovative. Sono questi i tre scenari di sviluppo per l'area ex mineraria di Santa Barbara scaturiti dal progetto lanciato da Enel sul modello "Futur-e", il programma per riqualificare i siti di 23 centrali termoelettriche. 

Settanta rappresentanti di istituzioni, mondo imprenditoriale, associazionismo e aziende insieme a urbanisti, esperti, mondo accademico questa mattina si sono radunati presso l’Incubatore d’Impresa di Cavriglia, a Bomba, per confrontarsi sul futuro dell’ex area mineraria di Santa Barbara. Tra i rappresentanti istituzionali erano presenti gli assessori Regionali Vincenzo Ceccarelli e Stefano Ciuoffo e i sindaci dei comuni di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni, Figline e Incisa Valdarno Giulia Mugnai e San Giovanni Valdarno Maurizio Viligiardi.

Se l’omonima centrale, convertita dal 2006 in un impianto a ciclo combinato, rimane attiva, la miniera di Santa Barbara invece non è più utilizzata dal 1994 ed è già al centro di un progetto di recupero e riqualificazione, uno dei piani di riassetto ambientali più importanti d’Italia grazie alla collaborazione tra Regione Toscana, Comuni ed azienda.

"Enel ha deciso di realizzare un ulteriore progetto che applicherà i principi di “Futur-e”, programma lanciato dall’azienda per riqualificare i siti di 23 centrali termoelettriche che hanno concluso il loro ruolo nel sistema energetico o stanno per farlo: attraverso soluzioni sostenibili e innovative, le dismissioni degli impianti diventano nuove opportunità per i territori che le ospitano".

Dopo la prima fase istruttoria di analisi del territorio e di ricognizione degli attori da parte del Politecnico di Milano sono stati individuati tre principali scenari di sviluppo per l’area.

Il primo scenario, “Parco cicloturistico”, "prevede la creazione di un parco che integri più attività facendo dell’area un luogo di eccellenza e punto di riferimento per vacanze, sport, tempo libero, benessere fisico, ma anche per la sperimentazione nel campo della mobilità sostenibile".

Il secondo scenario è il “Parco agricolo e artistico”, con presenza di boschi, coltivazioni, attività di ricerca e spazi dedicati all’arte.

Il terzo, 'Ricerca nel campo della geologia e delle attività produttive innovative', "propone di dar vita ad un polo di eccellenza nei settori delle geotecnologie, geofisico e sismico, collaborando con il mondo universitario e con l’Incubatore del territorio. Alcune proposte sono comuni a tutti gli scenari di sviluppo: la creazione di un museo dell’energia diffuso, l’apertura ad eventi artistici, la valorizzazione di eccellenze locali, la realizzazione di aree turistiche e di osservazione e la valorizzazione dei laghi per attività di pesca e balneazione". 

 

Gli scenari emersi e gli spunti individuati nel corso della giornata saranno poi elaborati e ulteriormente sviluppati da circa 70 giovani ricercatori internazionali, 50 del Politecnico di Milano e 20 dell'Università di Firenze, che dal 10 al 13 ottobre trascorreranno alcuni giorni a Cavriglia per verificare e integrare il lavoro già svolto. I risultati delle attività di workshop porteranno ai concorsi di progetto che verranno lanciati all’inizio del 2018.

 

 

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