20, Aprile, 2024

Finisce L’Unione dei comuni con Cavriglia? Le opposizioni cantano vittoria

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L’ente nato nell’agosto del 2013 dalla volontà del sindaco di San Giovanni e del collega di Cavriglia, sembra essere ormai finito. Le opposizioni sangiovannesi “Cresce San Giovanni” e “Per un’altra San Giovanni” avevano sempre osteggiato l’Unione

Nata nell'agosto 2013 per volontà dei sindaci di San Giovanni e Cavriglia, rispettivamente Maurizio Viligiardi e Ivano Ferri, l'Unione dei Comuni sembra essere ormai arrivata al capolinea almeno secondo le dichiarazioni e intenzioni di Viligiardi. E se dal comune di Cavriglia non arrivano prese di posizione ufficiali, le opposizioni "Per un'altra San Giovanni" e "Cresce San Giovanni" sono intervenute e lo faranno anche nel prossimo consiglio comunale.

"Da soli non è più possibile" affermarono nel 2013 Ferri e Viligiardi per spiegare l'importanza della nascita dell'Unione dei comuni tra San Giovanni e Cavriglia. Così nel mese di luglio i due consigli comunali approvarono l'accordo che avrebbe portato all'unificazione dei due enti in maniera particolare all'inizio per i servizi demografici, la gestione del personale, il Suap e i servizi sociali. Contrarie furono le opposizioni. L'obiettivo sarebbe stato quello di avere una razionalizzazione delle risorse, una semplificazione amministrativa e lo snellimento della burocrazia. La costituzione dell'Unione dei comuni faceva presagire un futuro di Comune Unico, idea mai smentita dai due sindaci.

Il 13 agosto 2013 alla presenza del segretario comunale sangiovannese, Fabio Maria Saccà, Viligiardi e Ferri firmarono l'atto costitutivo dll'Unione e a Settembre l'ente divenne una realtà. Il primo consiglio si tenne il 21 ottobre.

Le opposizioni fin dal primo momento sono state contrarie all'istituzione dell'Unione dei Comuni e adesso, alla luce delle dichiarazioni del sindaco Viligiardi, intervengono e presenteranno in merito due interrogazioni nel prossimo consiglio comunale.

Cresce San Giovanni

"Possiamo cantare quindi vittoria perché (specie dopo le dimissioni del nostro Consigliere Marziali in seno all'Unione stessa datate 04.09.2015) finalmente si ammette di aver intrapreso un percorso sbagliato al quale il nostro gruppo consiliare si è sempre opposto con motivazioni non preconcette ma dettate solo dal buonsenso. Abbiamo sempre sostenuto, infatti, che sia che si parli di Comune Unico, di Unione dei Comuni o di unificazione dei servizi, che il risultato finale debba essere un risparmio per l'ente pubblico e, soprattutto, garanzia di servizi migliori, efficienti e con minori costi per i cittadini. Non crediamo che i cittadini sangiovannesi si siano accorti (dal 2013 ad oggi) di alcun risparmio dalla nascita dell'unione dei comuni, semmai di qualche spesa in più nel bilancio del loro comune. Ma, come si dice, non è mai troppo tardi per ammettere i propri errori e di questo ne prendiamo atto con soddisfazione. Magari, nel frattempo, si poteva fare a meno di impoverire l'ufficio urbanistica del nostro Comune". Interrogazione
 
Per un'altra San Giovanni

"Viligiardi afferma che in mancanza di un immediato rilancio entro pochi giorni con l’implementazione di nuovi servizi, l’Unione dovrà essere chiusa perché non sta portando alcun vantaggio chiaro e tangibile ai cittadini e pertanto non ha più ragione di esistere. Non sappiamo se queste dichiarazioni, in funzione dell’incontro annunciato tra i due comuni per lunedì prossimo, siano una “resa dei conti” interna tra il PD sangiovannese e quello cavrigliese. Sta di fatto che oggi il Sindaco dà ragione al nostro gruppo che fin dall’inizio dello scorso mandato amministrativo ha affermato che l’Unione dei Comuni sarebbe stato uno strumento puramente “burocratico” che non avrebbe portato, come in realtà mai dimostrato, un vantaggio economico ai sangiovannesi e senza alcuna prospettiva politica di fusione tra i due Comuni".

"Molto più semplice sarebbe stato stipulare delle convenzioni tra più comuni e non solo con Cavriglia senza arrivare a creare un nuovo ente di secondo livello perché, se come afferma il Sindaco, uno dei pochi vantaggi è stato quello per i cavrigliesi di poter fare la carta di identità il sabato mattina a San Giovanni anche una semplice convenzione sarebbe stata ridondante. E proprio nella discussione di uno dei recenti atti di bilancio il Capogruppo Martellini aveva affermato che l’Unione non solo era un corpo estraneo ai cittadini ma anche alla stessa struttura comunale che avrebbe dovuto per primo trainarla. La prova quindi che l’Unione non funzioni non risiede nel fatto che non vengono preventivamente portati all’attenzione degli Consiglieri dell’Unione gli atti da votare o i bilanci ma sul fatto che il nuovo Ente non ha neanche iniziato quel processo di razionalizzazione e di sviluppo dei servizi promesso all’atto della sua costituzione".

"Nello sperare che alle dichiarazioni del Sindaco seguano i fatti, ovvero la chiusura di questa fallimentare esperienza politica, chiediamo a Viligiardi fin dal Question Time di martedì prossimo di conoscere quali siano le idee della Giunta nel definire il ruolo futuro della nostra città all’interno del comprensorio valdarnese e se il gruppo del PD voglia veramente confrontarsi con le opposizioni e con i cittadini per cercare una strada alternativa condivisa che porti ad un vero rafforzamento del ruolo di San Giovanni nel Valdarno Superiore e, contestualmente, migliori servizi e vantaggi economici per i sangiovannesi".
Interrogazione 

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