19, Aprile, 2024

Figline Incisa, Simoni: “il Comune non vuole più la strada con le frane”

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Interviene il difensore civico: “Prendetela, era nei patti”. Il consigliere Cristina Simoni ha preso le difese dei cittadini della zona

"Una strada “orfana”, tre frane e una serie infinita di polemiche che oppongono i cittadini della zona di Loppiano contro il comune di Figline e Incisa. Come si è arrivati a questa situazione? In pratica, ora che la strada è piena di frane, e quindi bisogna spendere molti soldi per ripristinare la corretta viabilità, l’Amministrazione comunale valdarnese non ne vuol più sapere di accollarsi quel tracciato stradale che attraversa la collina sovrastante l’abitato di Incisa, dichiarando che 'emergono notevoli perplessità sulla presa in carico quale strada comunale'”.

"Allora chi paga il ripristino? Nell’ottobre dello scorso anno il Comune di Figline e Incisa aveva comunicato ai cittadini di essere disponibile solo a partecipare alle spese con una piccola quota, quindi di 'cofinanziare l'intervento nel limite massimo di 1/3 delle spese rendicontate'. Gli abitanti della zona si sono giustamente infuriati, perché ben ricordano come il Comune di Incisa, con la delibera di giunta n.43 del 31 gennaio 1992, avesse già deciso di prendere in carico, una volta realizzata, la strada rurale 'Seccialla – Oliveto – Case basse', classificandola quindi nell'elenco delle strade comunali. Di fatto, se il procedimento di presa in carico si fosse concluso, ora vi sarebbe il dovere da parte dell’Amministrazione pubblica di riparare la strada comunale a proprie spese".

"Ma quell’impegno formale non è mai stato attuato dall’amministrazione pubblica, neanche dopo l’unificazione avvenuta tra i Comuni di Incisa e Figline. Quindi, chi paga?Ormai stanchi della diatriba, i cittadini si sono rivolti al consigliere di opposizione Cristina Simoni per avere dei chiarimenti sulla vicenda".

“Abbiamo dovuto fare una laboriosa ricerca dei documenti esistenti nei vari uffici – afferma Cristina Simoni – ma da parte mia era doveroso intervenire per evitare che i cittadini mettessero a rischio la propria incolumità e quella dei loro familiari, ogni volta che tornavano a casa. Dopo aver esaminato tutte le carte e dopo aver preso visione della relazione tecnica del Comune di Figline e Incisa – spiega Cristina Simoni – il Difensore civico ha appurato che l’impegno assunto dal Comune nel lontano 1992 per la presa in carico della strada, era stato allora formalmente richiesto dalla Provincia di Firenze per concedere un contributo di oltre 162 milioni di vecchie lire (per la precisione 162.630.00). Contributo che era stata stanziato per realizzare una serie di lavori, compresi quelli sulla strada, finanziati con contributo a carico della Regione Toscana in ambito di finanziamenti Cee”.

"In base a questo accertamento, spiega il consigliere comunale Cristina Simoni, il difensore civico ha scritto al Comune di Figline e Incisa rilevando come negli atti inoltrati “viene correttamente evidenziata l'opportunità di provvedere, dando indirizzo agli uffici comunali competenti, in merito agli impegni precedentemente assunti con Vs. deliberazione n.13 del 31 gennaio 1992”. Pertanto, precisa la nota del Difensore Civico 'In considerazione di tali osservazioni e della rilevanza della problematica in esame, si invita a provvedere alla sua definizione'”.

 

 

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