18, Aprile, 2024

Farmacia comunale e ambulatorio medico si trasferiscono nell’edificio delle ex scuole

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Agli attivisti del “Collettivo Bujanov”, che l’Amministrazione ha sempre sostenuto ed ospitato dal 2003, sono state proposte soluzioni alternative per continuare a portare avanti la loro attività culturale

L'edificio di via Renzi a Vacchereccia che una volta ospitava le scuole e successivamente le attività del "Collettivo Bujanov" diventerà la sede della farmacia comunale e dell'ambulatorio medico. La decisione è stata presa dall'amministrazione comunale, dopo averla condivisa con i cittadini, per scongiurare la chiusura di un servizio sociale importante per tutta la popolazione della frazione, soprattutto per i malati e gli anziani. Al Collettivo sono state proposte soluzioni alternative.

"La conferma della necessità di effettuare questa operazione in tempi rapidi, è arrivata durante l'ultima verifica di Farmavaldarno, la scorsa primavera, società titolare della Farmacia, che ha sottolineato come i risultati ottenuti del presidio di via del Progresso siano insoddisfacenti. Situazione che è peggiorata notevolmente da quando è stata attivata una nuova farmacia a Ponte alle Forche, nel comune di San Giovanni Valdarno, ma a pochi chilometri dall'abitato cavrigliese. Nelle settimane scorse poi, il medico di base che riceve nei locali attigui all'attuale farmacia, ha deciso di ridurre l'orario di ricevimento a causa della ristrettezza degli ambienti"

"La decisione di spostare Farmacia e Ambulatorio, è stata condivisa con i cittadini della frazione ed è stata presa dopo un percorso avviato dal consiglio comunale lo scorso 28 aprile 2017, quando è stata approvata una variante al regolamento urbanistico che prevede il cambio di destinazione d'uso dei locali di via Renzi. Pochi giorni dopo, il 30 maggio del 2017, durante l'assemblea pubblica convocata per tracciare il bilancio di metà mandato, l'Amministrazione pose al giudizio dei presenti l'ipotesi di spostare i servizi sanitari nella ex scuola e tutti diedero la loro approvazione. A fine ottobre, infine, è stato aperto un bando di evidenza pubblica per la ricostruzione dei locali".

Nei locali delle ex scuola dal 2003 svolgeva le proprie attività il Collettivo Bujanov nato nel 2000 come Collettivo Don Chisciotte sulle ceneri del “Comitato Antinebbia” che aveva la sede al Pruneto nel Comune di San Giovanni. Alcuni Comuni del Valdarno, tra cui Cavriglia, si impegnarono a trovare per loro un'altra struttura. 

"Il Comune di Cavriglia fu l'unico ad onorare quell'impegno, indivuando i locali di proprietà comunale di via Renzi, in quel periodo abbandonati. L'Amministrazione comunale di allora decise infatti di sostenere l'attività culturale del comitato, valorizzando anche un immobile in quel momento inutilizzato. Un sostegno che Cavriglia ha sempre garantito e mai messo in discussione anche nei 15 anni successivi, assumendosi gli oneri legati alla presenza degli attivisti in locali di proprietà e collaborando, in alcuni casi, anche all'organizzazione di vari eventi. Tra questi ricordiamo il concerto del 1 maggio, festa dei lavoratori, del 2012 quando a Vacchereccia suonò il gruppo 'Celso e la barra falciante', evento che l'Amministrazione Comunale supportò mettendo a disposizione il proprio personale per l'allestimento del palco per i musicisti".

L'apprezzamento per l'attività culturale del “Collettivo” non è affatto venuta meno: la scelta infatti del Comune non è minimamente riconducibile a ragioni di carattere culturale, politico ed economico ma a necessità di carattere sociale.

"Nelle ex scuole non sorgeranno attività commerciali e non verranno aumentate superfici edificabili. Più volte in passato la cittadinanza di Vacchereccia aveva sollecitato il recupero di quell'immobile, ma il Comune di Cavriglia ha sempre preferito rispettare l'attività del Collettivo”.

Al “Collettivo Bujanov” sono state proposte soluzioni alternative: messa a disposizione di una serie di serate annue da organizzare nella Sala “Silvano Poggi” del Circolo Sociale di Castelnuovo dei Sabbioni, archiviazione di tutte le attività di ricerca scientifica effettuate in questi anni dal Bujanov nel Fondo Archivistico del Museo Mine, organizzazione di un convegno scientifico sull'attività culturale dei Collettivi Autonomi, pubblicazione di un volume biografico su Nicolaj Bujanov nel quale approfondire anche l'attività del Centro.

 

 

 

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