29, Marzo, 2024

Ex Impero, respinta mozione di Avanti Montevarchi. Il sindaco: “Non ci sono più le condizioni per acquisire il bene”

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La prima cittadina ha anche ripercorso la storia dell’ex Teatro: “L’amministrazione avrebbe dovuto assumerlo a bene pubblico una volta ricevuti i soldi del Piuss, ma questo non è avvenuto: dal 2013 si è chiusa questa porta”. E sull’amianto aggiunge: “L’ordinanza resta in vigore, ma non ci sono rischi immediati per la salute pubblica”. Critiche le opposizioni

È stata respinta la mozione presentata all'ultimo Consiglio comunale sulla vicenda del Teatro Impero, da parte del gruppo di opposizione Avanti Montevarchi. Un documento con cui i consiglieri Ricci e Camiciottoli chiedevano, da un lato, di ottemperare all'ordinanza sull'eliminazione dell'amianto, in modo che fosse il comune a farsene carico per poi rivalersi sulla proprietà; dall'altro, la mozione chiedeva che si facesse chiarezza sulla vicenda, e sulle intenzioni dell'amministrazione Chiassai in merito all'acquisizione a patrimonio comunale dell'ex Impero, che era compreso fra le opere Piuss ma che è stato lasciato in un 'limbo' durante le precedenti amministrazioni comunali. 

È stata la prima cittadina Silvia Chiassai Martini a ripercorrere le vicende, ricordando come l'ex Impero facesse parte dei progetti portanti Piuss, e come i proprietari ne avessero promesso la cessione al comune in cambio della superficie edificabile sull'Atr8. Cessione che però non si è mai concretizzata. "L’accordo, chiaro, scritto nero su bianco – ha puntualizzato Chiassai – prevedeva che il comune di Montevarchi prendesse in proprietà l’Impero solo quando avesse ricevuto gli appositi finanziamenti della Regione per questa opera all’interno del progetto Piuss".

Cosa mai avvenuta: "E questo non lo dico io, ma lo dicono documenti agli atti, risalenti alle amministrazioni precedenti a questa: non è più possibile dal 2013, perché è da quella data che la Regione ha comunicato che il cofinanziamento Piuss non era più possibile per l'Impero. E oggi cosa chiedete? Il Piuss è chiuso, i finanziamenti non ci sono più: quindi l’amministrazione attuale non è tenuta a prendere un bene privato".

In merito alla questione amianto, il sindaco di Montevarchi ha concluso: "L’ordinanza che abbiamo emesso, e contro cui la proprietà ha presentato ricorso, non sarà ritirata, resta in vigore anche se per fortuna non c’è rischio per la salute. Gli studi presentati dimostrano infatti che i valori di amianto nell’aria sono ampiamente sotto i limiti di legge". 

Critiche le opposizioni. “Resta il problema dell’incolumità pubblica – ha ricordato Paolo Ricci (Avanti Montevarchi) anche se l’amministrazione ritiene di non doversi sostituire al privato. Per il resto, vorremmo sapere quale direzione intende prendere e perseguire questa Giunta per il futuro dell’ex Impero, a prescindere da quello che è accaduto in passato. Questo era infatti l’altro obiettivo di questa mozione”.

Sull'ipotesi di acquisizione a patrimonio pubblico, Francesco Grasso (Montevarchi Democratica) ha contestato le parole del sindaco: “Non è scaduto il piano regolatore, così come non è scaduta la convenzione: l’unica cosa che manca è il finanziamento regionale. Non sono d’accordo con quanto asserisce il sindaco. Il privato ha depositato la procedura e sono ancora nelle more di questa procedura, quindi anche domani potrebbero venire a chiedere che si completi la transizione”.

Ha puntato l'attenzione sulla questione eternit, infine, Fabio Camiciottoli (Avanti Montevarchi): "L’amianto, a mio avviso, va tolto. L’ordinanza che resta in vigore comprende una serie di elementi, e va attuata per una questione di responsabilità nei confronti dei cittadini. Per quanto riguarda la presa in possesso, non siamo a fare gli interessi del privato, ma a ragionare di interessi pubblici e onorare gli impegni presi: giusti o sbagliati che fossero, sono impegni che sono stati presi”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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