23, Aprile, 2024

Emanuel ritira l’attestato di “Valdarnese dell’anno” assegnato a nome dei lettori di Valdarnopost. E parla del suo progetto

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Appena 19enne, a giugno alle prese con la maturità, Emanuel Chirila ha già ideato e brevettato un casco ‘smart’, in grado di avvisare se il motociclista ad esempio perde i sensi. E mentre ancora studia, ha già trovato finanziatori e un’azienda interessata alla produzione. I valdarnesi lo hanno premiato votandolo di più nel sondaggio che premia il personaggio dell’anno

Affronterà la maturità all'Itis Ferraris di San Giovanni, proprio questa estate: ma Emanuel Chirila, eletto valdarnese dell'anno 2016 dai lettori di Valdarnopost, nel frattempo è già diventato un inventore, titolare di un brevetto, e lavora instancabilmente per mettere in produzione la sua invenzione, un casco 'intelligente', capace cioè di attivare i soccorsi se il motociclista, ad esempio, perde i sensi dopo un incidente. Incontra imprenditori e potenziali finanziatori, mentre prepara gli esami di giugno. 

Noi lo abbiamo incontrato e intervistato proprio per consegnargli l'attestato di riconoscimento per essere risultato il più votato fra i personaggi candidati a "Valdarnese dell'anno". Non se lo aspettava, dice: "Mi ha fatto piacere ma non mi aspettavo di vincere. Probabilmente ha colpito l'idea di un giovane ragazzo che è riuscito a pensare qualcosa di utile per tutti". 

 

 

"La passione per la tecnologia – aggiunge – l'ho sempre avuta fin da piccolo, ma solo da quando mi sono trasferito qui in Italia ho potuto sperimentare e conoscere componenti e programmi utili. Abbinando tutto questo alla mia passione per la moto, è nata l'idea del casco intelligente". Emanuel proviene con la sua famiglia dalla Romania, aveva appena 9 anni quando arrivò in Italia. Oggi, dieci anni dopo, vive a San Giovanni e studia al Ferraris, dove ha potuto apprendere molte nozioni essenziali per sviluppare le sue idee. Il primo prototipo l'ha fatto a casa, comprando le parti necessarie. 

"Uno studio legale mi ha patrocinato per depositare il brevetto, abbiamo trovato un'azienda di Perugia che è interessata a produrlo, e un finanziatore di Firenze che potrebbe sostenere alcuni costi. Insomma, il progetto va avanti". E mentre pensa di iscriversi all'università, ha già altre idee in mente: "Vedremo di avviare in futuro anche altri progetti, appena sarà possibile". 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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