19, Aprile, 2024

Direttiva Bolkestein, Matteo Renzi scrive al presidente di Anci e annuncia l’impegno per rinviare le concessioni al 2020

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Gli ambulanti di Assidea ringraziano il Governo e tutti coloro che si sono impegnati per risolvere una questione che avrebbe potuto pregiudicare il lavoro di una vita. La soddisfazione di Assidea e degli ambulanti

Da maggio, mese in cui è nata in Toscana Assidea, gli ambulanti di strada ne hanno fatta tanta. La lotta contro la Direttiva europea Bolkestein recepita dall'Italia ma estesa anche al commercio su aree pubbliche sembra aver prodotto adesso risultati positivi e importanti. Il presidente del consiglio Matteo Renzi ha scritto ieri al presidente di Anci, Antonio De Caro, per annunciare l'impegno del Governo "perchè si possa arrivare ad allineamento delle scadenze di ogni concessione in essere al 31/12/2020". Era quanto richiesto dagli ambulanti anche valdarnesi.

Quello che chiedevano gli ambulanti è, infatti, l'estromissione dalla Direttiva e lo slittamento adesso delle scadenze al 2020.

Per questo Assidea ha organizzato manifestazioni a Firenze e a Roma, ed è riuscita a avere incontri con vari esponenti politici. Dalla consigliera regionale Valentina Vadi agli onorevoli Lorenzo Becattini, che ha presentato anche un'interrogazione, David Ermini e Marco Donati, da Luca Lotti a Matteo Orfini fino al Presidente del Consiglio Matteo Renzi. A loro va la riconoscenza degli ambulanti anche valdarnesi.

Già nell'incontro del 3 novembre al Mise, il Ministero dello sviluppo economico, Il sottosegretario Antonio Gentile e il rappresentante di governo Alessandro Giovannelli si erano dichiarati disponibili a trovare soluzioni. 

Adesso la lettera del Premier al presidente dell'Anci apre prospettiva ancor più concrete. 

"Il Governo ha da tempo preso atto delle difficoltà applicative della Direttiva Bolkestein per quanto riguarda il commercio ambulante anche su sollecitazioni degli Enti locali, delle categorie e degli operatori", scrive Matteo Renzi a De Caro. "Oggi a un passo dall'applicazione pratica delle nuove regole in materia, emergono forti criticità. Il Governo, come sai, ha deciso di prendersi carico di queste criticità, ritenendo doveroso quantomeno un momento di approfondimento e riflessione".

"A questo proposito – continua il Presidente del Consiglio – è stato convocato il 3 novembre scorso un tavolo di lavoro al Ministero dello sviluppo economico allo scopo di trovare soluzioni concrete, compatibili con il quadro giuridico nazionale e comunitario, sicuri che in questa fase servano scelte meditate  e non firzature o annunci semplicistici. Il Governo sta lavorando perchè si possa arrivare ad allineamento della scadenza di ogni concessione in essere al 31/12/2020".

Non si è fatto attendere l'intervento del presidente di Assidea Alessio Pestelli: "Assidea a nome dei propri iscritti e delle 200.000 aziende italiane del commercio ambulante ringrazia il presidente del consiglio Matteo Renzi e tutto il governo per la posizione presa. L'allineamento al 31/12/2020 consentirà ad Assidea e a tutte le associazioni di categoria di lavorare all'interno del tavolo di concertazione aperto lo scorso 3 novembre al Mise per risolvere tutte le criticità dell'applicazione del decreto legislativo 59, ovvero la direttiva Bolkestein. Nel frattempo i Comuni si adeguino alla linea dettata dal Governo e blocchino i bandi già pubblicati o prossimi ad uscire".

"Assidea – prosegue Pestelli – lavorerà assieme alle altre associazioni sia per ottenere i rinnovi delle licenze, sia per l'estromissione degli ambulanti dalla direttiva, come ben evidenziato in ogni iniziativa intrapresa e come condiviso con tutte le forze politiche che hanno partecipato al nostro convegno del 5 settembre scorso a Firenze".

Scrive il valdarnese Stefano Aglietti: "E dopo interminabili e lunghe giornate, fatte di trattative e colloqui con le massime istituzioni del Paese, al fine di vedere salvaguardato il lavoro delle 194.000 piccole imprese del commercio ambulante da una ingiusta Direttiva europea, chiamata Bolkestein, stamattina è finalmente arrivata la chiara presa di posizione del Presidente Matteo Renzi e del Governo. Un passo importante a difesa di un settore importante del nostro tessuto economico e sociale. Certo, tutto questo dovrà essere tradotto in Legge. Ma era importante dare un segnale chiaro e forte in favore delle centinaia di migliaia di famiglie che vivono di questo lavoro. Un segnale che il Governo intende salvaguardare tutto l' importante patrimonio del nostro Paese, chiamato piccola impresa.
Una presa di posizione presa senza guardare in faccia a nessuno. Un grazie, quindi al Presidente, Matteo Renzi, al Sottosegretario, Luca Lotti, al responsabile della Presidenza del Consiglio, Alessandro Giovannelli, per aver permesso a delle persone comuni come noi siamo, di avere colloqui diretti e di essere stati invitati a sederci attorno a dei tavoli istituzionali, cosa mai accaduta prima d' ora".

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