18, Aprile, 2024

“Cronache di un quarto di secolo”: il Calcit festeggia il 26° compleanno in Palazzo d’Arnolfo con un libro

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

La sala del consiglio strapiena di persone: sindaci, dirigenti passati e presenti, la consigliera regionale Vadi e tanti cittadini

Il 3 maggio 1991 in Palazzo d'Arnolfo a San Giovanni fu presentato ufficialmente il Calcit, comitato autonomo per la lotta contro i tumori. La sezione sangiovannese, nata da un'idea del dottore Lucio Bronzi con il coinvolgimento dell'avvocato Massimo Merlini e la collaborazione del professore Gianfranco Fineschi, ha avuto da subito lo scopo di "reperire mezzo economici e finnziari per l'acquisto di strumenti e di attrezzature da mettere a disposizione delle strutture e sanitarie, atte alla diagnosi precoce, alla prevenzione e alla cura delle malattire tumorali". Tra gli obiettivi anche quelli di svolgere iniziative nella lotta contro i tumori e di contribuire alle spese dei mlati indigenti. Da allora le sezioni sono diventate 8 e tantissime sono state le risorse messe insieme grazie alla solidarietà dei cittadini: basti pensare a tutti i progetti realizzati a cominciare dal centro oncologico all'interno dell'ospedale della Gruccia e ai tanti macchinari donati.

Il presidente Piero Secciani traccia la storia e i traguardi raggiunti dal Calcit

 

Dopo 26 anni il Calcit Valdarno è tornato in Palazzo d'Arnolfo per celebrare il proprio compleanno con un libro che racconta la storia del Comitato e di tutti coloro che in questi anni hanno lavorato per mantenerne inalterati gli obiettivi.

Il vicepresidente Gianfranco Donato

 

La sala del consiglio per l'occasione era strapiena di persone: il sindaco di San Giovanni Maurizio Viligiardi e i colleghi Sergio Chienni di Terranuova e Leonardo Degl'Innocenti o Sanni di Cavriglia, la consigliera regionale Valentina Vadi, dirigenti e rappresentanti passati e presenti e tanti cittadini.

Una realtà importante per il territorio che dal 1991 è riuscita a portare un po' di sollievo ai malati di tumore e a far superare loro uno dei momenti più brutti con strumentazioni all'avanguardia, assitenza domiciliare, un centro oncologico capace di fornire risposte adeguate e soprattutto tanta umanità. E se il Calcit è riuscito a realizzare gli obiettivi prefissati fin dall'inizio è stato grazie a chi lo ha guidato e alla generosità dei valdarnesi che hanno sempre risposto compatti agli appelli lanciati.

Articoli correlati