19, Aprile, 2024

Crisi TuoDì, niente accordo fra azienda e sindacati sulla Cassa integrazione. Nuovo incontro il 4 settembre

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Il confronto dello scorso 31 luglio al Ministero si è interrotto dopo il diniego da parte dell’azienda di anticipare il trattamento di Cigs, come richiesto dai sindacati Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e Uiltucs. In Valdarno è chiuso da luglio il punto vendita di Montevarchi, uno dei 105 per i quali sono state abbassate le serrande

Nulla di fatto all'incontro dello scorso 31 agosto, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, nella vertenza della catena Dico-TuoDì, che riguarda anche il punto vendita di Montevarchi, aperto soltanto a novembre 2016 e già chiuso a partire dallo scorso mese di luglio. Una vicenda molto complessa: a livello nazionale, infatti, la società proprietaria ha operato la chiusura di 105 negozi, nei quali lavoranocirca 640 dipendenti, a cui si aggiungono altri 5 negozi in outsourcing, con dipendenti da altri soggetti imprenditoriali. 

Al Ministero la trattativa si è bloccata quando di fronte alle richieste dei sindacati Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e Uiltucs di anticipare la Cassa integrazione straordinaria ai dipendenti, la direzione di Dico-TuoDi ha detto di non poter "anticipare il trattamento di CIGS, in quanto la scarsa generazione di cassa non consentirebbe la creazione della liquidità necessaria", spiegano gli stessi rappresentanti sindacali. Non solo: "Nell’incontro pesano negativamente anche le mancate risposte riguardante l’erogazione della 14esima mensilità, il rimborso fiscale del 730 e il rateo dei 10 giorni del mese di luglio. L’Azienda ha anche comunicato di non poter assicurare il pagamento dello stipendio del mese di agosto sia per chi ha lavorato, sia per chi è stato forzosamente a casa". 

Di fronte a queste risposte dell'azienda, i sindacati hanno manifestato la loro netta contrarietà: "Un problema per i lavoratori, basti considerare che il pagamento da parte dell’Inps invece che l'anticipo da parte dell'azienda comporterebbe, soprattutto per i lavoratori sospesi a zero ore, tempi d’attesa per la corresponsione dell’indennità insostenibili". Vista la distanza fra le parti, il Ministero ha riconvocato d’ufficio per le ore 11 del 4 settembre il tavolo.

Per quanto riguarda il futuro dei dipendenti e della catena, resta insomma l'incertezza. L’intenzione dell’impresa sarebbe di operare una sospensione dell’orario di lavoro, che coinvolgerebbe quasi tutti i lavoratori (1844 dipendenti sui 1891 complessivi), integrata dalla Cassa integrazione straordinaria; tale sospensione, sempre secondo le intenzioni aziendali, potrebbe essere anche totale per i dipendenti impiegati nei punti vendita chiusi, come appunto quello di Montevarchi. 

 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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