25, Aprile, 2024

Covid-19, nuovo DPCM, Mugnai: “Preoccupante che non vi siano riferimenti alla rete educativa e alla finanza locale”

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Il sindaco di Figline Incisa, che ha aderito all’appello delle Città Metropolitane, commenta il nuovo Decreto del Presidente del consiglio dei Ministri

“Se si vuole davvero far ripartire il Paese, se si vuole dare un’iniezione di liquidità dopo questo lungo stop, bisogna affidarsi agli ottomila Comuni: bisogna darci la possibilità di appaltare le gare con procedure semplificate, bisogna elevare l’affidamento diretto a centomila euro, nominateci commissari con potere straordinario. Fidatevi dei sindaci, non solo a parole”. E' la richiesta rivolta al Presidente del consiglio Giuseppe Conte dai sindaci metropolitani di Roma, Milano, Napoli, Torino, Firenze, Bologna, Genova, Bari, Palermo, Catania, Venezia, Cagliari, Reggio Calabria, al termine di una riunione presieduta dal presidente dell’Anci Antonio Decaro e coordinata dal sindaco di Firenze, Dario Nardella. Alla richiesta ha aderito anche il Valdarno fiorentino. Ma l'appello non è stato accolto. Il sindaco di Figline Incisa, Giulia Mugnai, per questo si dice preoccupata per alcuni punti importanti che non figurano nel nuovo DPCM.

"Il Decreto è lontano dalla richieste che abbiamo fatto come sindaci. Preoccupante è che non vi siano stati riferimenti seri e concreti sulla parte della rete educativa. E' la più grossa mancanza. Non trattare il tema dei servizi educativi, per dare un sostegno alle famiglie ma anche per creare percorsi didattici, di apprendimento e di crescita dei bambini, non è compatibile con una ripartenza". 

"Altro problema è quello di non aver affrontato i temi dalla finanza locale. Noi non abbiamo possibilità se non con un quadro ragionato del Governo di dare supporto alle piccole e micro imprese che sono in difficoltà. Stiamo studiando misure finanziate solo dai bilanci comunali. Ma i Comuni che non hanno la nostra situazione economica come faranno? Tari, suolo pubblico, affitti: stiamo studiando una serie di sostegni che saranno comunque meno incisivi se non c'è un aiuto nazionale".

"Queste sono le grosse carenze, secondo me, del nuovo Decreto: non si può non aver considerato il popolo numeroso costiuito da bambini e ragazzi. Con il mondo della scuola e delle cooperative sociali abbiamo organizzato domani un incontro sul tema "Educativa e centri estivi" per fare una riflessione sull'argomento. Pensavamo che arrivasse qualche linea guida dal Governo e invece non è arrivata. Ed è la cosa più preoccupante". 

 

 

 

 

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