19, Aprile, 2024

Covid-19, la Regione sigla accordo sui macchinari per i tamponi e il Valdarno rischia di slittare. La rabbia del sindaco Chiassai

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Dure critiche rivolte al presidente Rossi nelle parole del sindaco Silvia Chiassai Martini, il motivo? La Regione avrebbe fatto un accordo con la ditta che doveva fornire i macchinari per i tamponi celeri, causando, così, il possibile slittamento del Valdarno

"Se crede di utilizzare la fatica dei sindaci per trovare delle soluzioni, che lei non è stato in grado di trovare, e di riportare con il suo potere i macchinari prima nelle zone centrali, facendo sacrificare nuovamente il Valdarno lei si sbaglia di grosso." È il duro attacco di Silvia Chiassai Martini al Presidente della Toscana Enrico Rossi, la causa è quella riguardante il rifornimento di un macchinario per l'esecuzione celere di tamponi in soli 20 minuti.

Sabato scorso la prima cittadina aveva annunciato che Regione Toscana aveva autorizzato di poter donare all'Ospedale della Gruccia uno di questi macchinari, oggi, tuttavia, Chiassai afferma che il governatore Rossi ha fatto un accordo con la stessa ditta ordinando venti apparecchiature: azione, che rischia di far slittare le richieste del Valdarno.

"Sabato, entusiasta, avevo dato la notizia che la Regione Toscana dopo attenta valutazione ci aveva dato l’autorizzazione per poter donare all’Ospedale della Gruccia un macchinario che era in grado di dare una risposta per i tamponi in soli 20 minuti – dice Chiassai – adesso ho scoperto il perché: semplicemente perché nella valutazione della mia proposta il governatore Rossi si è accorto che il testo era particolarmente interessante e che quindi era utile per tutta la regione e ha fatto in contemporanea un accordo con la stessa ditta per comprare una ventina di macchinari. Cosa significa? Che adesso probabilmente avrà prelazione l’accordo fatto dal governatore che destinerà questi macchinari nelle realtà più importanti: tutte le realtà ospedaliere universitarie, tutte le città principali della regione dove hanno già i loro macchinari per fare i tamponi."

"Se il governatore Rossi crede di fare scelte sulla gestione della sanità che si basano sui suggerimenti dati da un semplice sindaco siamo alla frutta – afferma Chiassai – in effetti che avesse qualche difficoltà a sapere da che parte andare ce ne eravamo accorti. Io ho dei tamponi fatti a dei pazienti ed operatori della nostra RSA che sono stati effettuati una settimana fa, dei quali non abbiamo risposta, dove sono andati ad analizzare questi tamponi Presidente Rossi? Ad Arezzo o nella clinica privata con la quale è stato fatto l’accordo per non so quanto da un punto di vista economico? Perché in una settimana non sono date le risposte? Lo sa lei che nel frattempo gli operatori e i pazienti sono lì e rischiano di infettarsi vicendevolmente? Lo sa che c'è il rischio che questi pazienti, che sono persone particolarmente fragili, muoiano?"

"Rispetti i tempi, le richieste di aiuto che i sindaci hanno fatto e la raccolta fondi che i citadini hanno fatto per aiutare la sanità – conclude Chiassai – perché la Sanità Toscana non è stata in grado ancora di gestire decentemente questo fenomeno e allora i cittadini si sono tirati fuori i soldi di tasca per trovare una soluzione e avere i tamponi celeri con risposte celeri per salvare vite nel nostro territorio. Si vergogni."

 

 

 

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