24, Aprile, 2024

Covid-19, i sindaci del Valdarno: “Invitiamo alla chiusura o alla riduzione delle attività non legate ai beni di prima necessità”

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I sindaci del Valdarno aretino lanciano l’appello a commercianti, artigiani, imprenditori. A chi resta aperto: garantire adeguate protezioni ai dipendenti

I sindaci di Bucine, Cavriglia, Loro Ciuffenna, Montevarchi, Pergine-Laterina, San Giovanni e Terranuova lanciano un appello a commercianti, artigiani, imprenditori del territorio: “Oltre quanto previsto dal DPCM dell’11 marzo, invitiamo le attività del territorio non strettamente indispensabili alle filiere di beni di prima necessità a valutare, insieme ad associazioni di categoria e rappresentanze sindacali, la chiusura o la riduzione delle attività fino al prossimo 25 marzo per tutelare se stessi ed i dipendenti dal rischio di contagio”.

Alla luce della difficile situazione che anche il Valdarno sta vivendo a causa del contagio da coronavirus i sindaci chiedono anche a chi resta aperto di garantire idonee misure di protezione ai propri lavoratori e favorire laddove possibile lo smart working.

“Stiamo attraversando purtroppo una situazione storica straordinaria, totalmente emergenziale – hanno scritto in una nota comune i sindaci – e dobbiamo porre in essere misure eccezionali per tutelare tutti, ivi inclusi commercianti, artigiani, imprenditori, lavoratori. Sappiamo benissimo che tutto questo comporta un immenso sacrificio, ma non abbiamo altre armi al momento per combattere questo virus se non evitare il più possibile contatti e assembramenti. Il nostro vuol essere un invito costruttivo a commercianti, artigiani e imprenditori a riflettere se è possibile aggiungere ancora altre misure di salvaguardia verso la diffusione del virus.”.

 

 

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