29, Marzo, 2024

Covid-19, centri estivi a giugno. Chiassai: “Un aiuto alle famiglie prima del rientro scolastico a settembre”

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Confronto con il ministro Azzolina e il viceministro Ascani per ripartire e aiutare le famiglie prima di settembre da parte del sindaco Silvia Chiassai Martini

Tanti i punti toccati dal sindaco Silvia Chiassai Martini per una ripartenza, non solo della scuola a settembre, ma anche dei centri estivi a giugno. La prima cittadina si è confrontata con il ministro dell'istruzione Azzolina e con il viceministro all'istruzione Ascani proprio per discutere una possibile riapertura di questi servizi, soprattutto con il rientro a lavoro di tanti genitori.

Proprio per questo, Chiassai afferma che il Comune di Montevarchi si sarebbe già attivato per una riorganizzazione dei centri estivi, le idee sarebbero accessi contingentati a piccoli gruppi, aree verdi separate e molto altro.

"Questi mesi di stacco della scuola hanno condizionato pesantemente la vita scolastica dei ragazzi oltre a quella sociale – afferma Chiassai – oltre alla difficoltà per il genitore di dover gestire, lavoro, casa e figli. Ci stiamo avviciando ad una normalità che deve prevedere anche una ripartenza per quanto riguarda i sostegni alle famiglie; mi auguro che il governo ci dia la possibilità di ripartire a giugno, perché naturalmente le esigenze dei genitori sono particolarmente sentite e anche i ragazzi vogliono tornare ad una socializzazione che, per quanto diversa, manca da troppo tempo."

"Ci incontreremo con il tavolo degli esperti perché è fondamentale che chi pensa alla tutela della sicurezza dei ragazzi si renda conto della realtà edilizia delle scuole e della realtà economica da mettere in campo da qui a settembre – continua Chiassai – noi come Comune ci siamo già attivati: ho dato ai vari settori il compito di andare a verificare le aree verdi e le aree scolastiche per una riorganizzazione dei gruppi di bambini, in modo tale che ci sia un gruppo più piccolo, aree verdi divise e separate in modo tale che ci sia meno contatto e che permetta  di ripartire una vita diversa ma comunque con socializzazione."

"Il Comune vuole essere in grado di offrire un servizio sicuro non appena il governo lo permetterà – conclude Chiassai – in modo da venire, in maniera fattiva, incontro alle esigenze delle famiglie, perché sicuramente  questa è la fascia più trascurata; in questi due mesi sono stati i nostri figli e adolescenti che con grandissimo sacrificio sono stati chiusi in casa e hanno sospeso le loro abitudini di vita, e in quella fase di età pesano ancora di più. Non appena avrò aggiornamenti dal ministero vi terrò informati, ma stiamo già lavorando in modo tale che potremo partire immeditamente non appena ci verranno date le autorizzazioni."

 

 

 

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