25, Aprile, 2024

Cordoglio anche in Valdarno per la prematura scomparsa di Riccardo Conti

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Morto in seguito a una malattia, l’ex assessore regionale della Toscana Riccardo Conti aveva 66 anni. Era stato segretario di zona del Pci nel Valdarno, oggi in tanti gli hanno tributato un pensiero

È scomparso oggi, a causa di una malattia, Riccardo Conti: aveva 66 anni. Nel 1974 era diventato segretario di zona del Pci nel Valdarno, poi responsabile del dipartimento economico della federazione fiorentina; nel 1990 divenne assessore (poi vicepresidente) in Provincia di Firenze. Negli anni 2000 ha fatto parte della Giunta regionale della Toscana come assessore urbanistica, infrastrutture, viabilità e trasporti, casa. Le esequie si svolgeranno venerdì, nell'auditorium del Consiglio regionale della Toscana.

Tanti i messaggi di cordoglio dal Valdarno. A partire da quello dell'onorevole Lorenzo Becattini (con lui nella foto qui sopra): "Ho cominciato la mia esperienza politica a Reggello all'inizio degli anni '80, quando Riccardo Conti era segretario del PCI nel Valdarno. Fu lui a credere in un gruppo di giovani, alcuni come me non iscritti al partito, e a farci approdare nelle istituzioni. Oggi Riccardo se n'è andato a soli 66 anni. Lo ricordo come amico, compagno e come una persona animata da una grande passione e da una forte competenza sui temi economici e del governo del territorio. E da una straordinaria ironia: le nostre riunioni finivano sempre a battute. Tante sono le gag che mi ha raccontato e che ho messo nel mio libro "Il nostro primo iPad". Perché lui era la vera "Treccani" della sinistra toscana: conosceva tutti.
Addio Riccardo, oggi non sarei a fare quello che faccio se tu non avessi creduto in noi tanti anni fa". 

Si unisce al ricordo anche l'ex sindaco di Montevarchi, Giorgio Valentini: "Una telefonata… il mio animo si intristisce, non riesco a trattenere le lacrime man mano che mi scorrono nella mente immagini e ricordi di un vissuto intenso, importante, positivo, appassionato. No Riccardo Conti, non voglio pensarti altrove! Voglio avere la possibilità di incontrarti a Firenze magari passeggiando o in libreria o a un incontro politico, vorrei poter discutere, sentire il tuo saluto e il tuo abbraccio possente, voglio sentire la tua esclamazione di saluto "Giorgino!", si perché Giorgino ero quando ci siamo conosciuti, quando mi mandasti a cercare di metter d'accordo Socialisti e Comunisti a Reggello nel lontano '80, senza esito… e Giorgino ero quando facevo il sindaco e tu assessore regionale. Allora abbiamo avuto incontri e scontri schietti che e finivano comunque con abbraccio e con una grassa risata. Tanti ricordi personali di un tempo bello mi legano a te che conserverò gelosamente e che saranno di parziale sollievo alla tua assenza. Amavi il Valdarno e soprattutto il Valdarno unito, fosti segretario di un PCI che non aveva paura ad osare, che rifletteva, studiava e decideva, che innovava nel segno di una idea di giustizia ed equità. Riccardo eri una persona buona e generosa …mi e ci mancherai". 

Il sindaco di Rignano, Daniele Lorenzini: "Un caro abbraccio ai familiari e ai tanti che hanno conosciuto e voluto bene a Riccardo Conti. Una vita dedicata alla buona politica e all'impegno civico, ci mancherà". 

In serata arriva anche il messaggio di cordoglio di Enzo Brogi, ex sindaco di Cavriglia ed ex consigliere regionale. "Riccardo Conti non c'è più. L'ho conosciuto alla fine degli anni settanta, lui al Liceo Niccolò Macchiavelli ed io all'ITI Leonardo Da Vinci. "Un s'è preso niente da quei due grandi Toscani!" ironizzava sempre ricordando quei tempi. Più o meno medesima età. Anche allora politicamente distanti, lui alla FGCI ed io a Lotta Continua. Non ci siamo mai avvicinati troppo, neppure quando stavamo nello stesso Partito e neppure quando da amministratori ci occupammo di cose che attenevano al “mio“ Comune di Cavriglia. Poi in Consiglio regionale, ma anche li… spesso distanza politica, analitica, programmatica, ma tanti ricordi, annedoti ed un grande affetto, soprattutto cresciuto negli anni del Valdarno…no, non riesco a scriverne, sono affranto. Ciao Riccardone".

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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