16, Aprile, 2024

Consiglio comunale: la Presidente Simoni convoca una nuova seduta. All’ordine del giorno la mozione di sfiducia

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Atti conseguenti alla pronuncia del Tar. Revocato il consiglio che era stato indetto per il 25 settembre da Sarri, ora Simoni ne convoca uno per ottobre, in cui sarà discussa (di nuovo) la mozione di sfiducia nei suoi confronti. Intanto si susseguono le reazioni politiche al ‘caso’

La mozione di sfiducia alla Presidente del Consiglio comunale di Figline e Incisa, Cristina Simoni, sarà nuovamente discussa in una seduta convocata dalla stessa Simoni per il 3 ottobre prossimo, dopo aver revocato quella convocata per il 25 settembre da Sandro Sarri. Sono gli atti conseguenti alla pronuncia del Tar che ha dichiarato illegittimo il punto all'ordine del giorno del Consiglio di luglio scorso, con cui la maggioranza sfiduciò Simoni. 

Tutto da rifare daccapo, insomma, nonostante nel frattempo la stessa maggioranza avesse già eletto anche il successore di Simoni alla Presidenza del Consiglio, Sandro Sarri. A questo punto l'iter ripartirà con la seduta del 3 ottobre che ha come unico punto all'ordine del giorno quella ormai ben notta mozione di sfiducia. Intanto il caso politico nato intorno a questa vicenda continua a far discutere. 

"Abbiamo atteso – scrive in una lunga nota il consigliere di Forza Italia Udc, Roberto Renzi – che il Ministro si esprimesse a riguardo della situazione Bekaert, perché siamo un partito moderato attento da sempre prima alle questioni inerenti il territorio e solo dopo alle proprie. Ma i cittadini sono stanchi dei “siparietti” che si vedono in consiglio comunale.  La situazione drammatica del nostro comune evidenziata anche dalla stampa in questi giorni con articoli che mettono in risalto la perdita di oltre 2.400 posti di lavoro, ha portato il nostro territorio alla soglia di rischio di divenire un “dormitorio” se non si programmano interventi, rischio confermato da vertenze lavorative, sanitarie, infrastrutturali, e le risposte non sono arrivate, le soluzioni non sono state trovate".

"Ma la realtà è ancora più triste, manca la credibilità, e la soluzione quale è? Si cerca il nemico politico per distogliere i cittadini dall’enorme flop amministrativo che è e resterà il risultato di questa consiliatura. A questo giro a pagare dazio è toccato alla Presidente del consiglio Cristina Simoni, alla quale va la nostra solidarietà, ma poteva toccare a chiunque. Questa maggioranza è attaccata dai media, contestata dai cittadini (quante raccolte firme di protesta), delegittimata dai consiglieri dello stesso partito ormai stanchi della situazione, con una maggioranza a rischio implosione, sotto i riflettori di interrogazioni parlamentari e ricorsi vari, basta: abbiamo toccato il fondo. Basta, metta la parola fine a questo capitolo signor Sindaco e ci consenta di votare subito, non aspettiamo
il 2019. Il centrodestra è unito per rilanciare il nostro territorio, e chiederà ai cittadini di onorarlo della prima responsabilità amministrativa locale". 

Per la Lega interviene invece Costantino Ciari: "La sentenza del Tar che reinserisce Cristina Simoni a Presidente del consiglio comunale è la dimostrazione palese dell’arroganza e prepotenza che ancora regna nel Pd, malgrado le continue e ripetute bastonate elettorali. Non rispettano le minime regole democratiche e pretendono di darci lezioni. Fortunatamente per i cittadini di Figline e Incisa mancano pochi mesi alla fine della
legislatura e a mandarli a casa. La promessa che ci sentiamo di fare ai cittadini è che la Lega è pronta ad assumere la guida del cambiamento e a rimediare ai danni che decenni di governo Pd hanno prodotto".

Sul caso Simoni interviene infine anche Liberi e Uguali del Valdarno fiorentino: "Basta col teatrino. Il Consiglio comunale torni a discutere nell'interesse dei cittadini. Mentre si sta discutendo della manovra economica, mentre si è aperto il nuovo anno scolastico, con i dati sulla dispersione che collocano la Toscana tra le prime 5 regioni italiane per abbandoni, mentre ancora non si vede arrivare il decreto sugli ammortizzatori sociali per la Bekaert, mentre altre aziende del Valdarno chiudono, in consiglio comunale a Figline e Incisa  prosegue il 'teatrino' sulla presidenza del consiglio. Al di là del merito che sta portando alla discussione sul diritto alla sfiducia o sulla illegittimità della mozione, la vicenda è poco edificante per tutti. Le Istituzioni vengono mortificate e si contribuisce al risentimento del cittadino e alla sfiducia nella loro funzione di rappresentanza di un territorio. Chiediamo al consiglio comunale di Figline e Incisa di risolvere velocemente l'elemento di diritto e legittimità, di tenere toni decenti su una vicenda che è poco edificante per tutti, di favorire iniziative e discussioni nell'interesse dei cittadini e della cosa pubblica". 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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