23, Aprile, 2024

Confermata l’origine virale per il 30enne colpito da meningite: nessun rischio di contagio

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Nota ufficiale della Asl10 in merito al caso di meningite diagnosticata a un trentenne di Figline: “Definitivamente escluso il meningococco del ceppo C, non è necessaria la profilassi antibiotica per chi è entrato in contatto con il paziente”

Sta meglio, anche se resta ricoverato in ospedale a Firenze, il 30enne figlinese colpito ieri da meningite, e ora gli esami clinici danno la certezza definitiva che non si trattava di un ceppo batterico, ma virale. Lo dice la stessa Asl10 in una nota ufficiale.

"Definitivamente escluso che possa trattarsi di un meningococco del ceppo C quello che ha colpito un uomo di 30 anni portato ieri al pronto soccorso dell’ospedale di Figline Valdarno e poi, da lì, alla terapia intensiva dell’ospedale dell’Annunziata dove è ancora ricoverato".

Secondo la Asl10, si tratterebbe dunque di una meningite di tipo virale e non batterico, e quindi di un tipo che non necessita della profilassi antibiotica che viene raccomandata di solito dagli uffici di igiene pubblica a tutti coloro che sono entrati in contatto con il paziente, quando si tratta invece di un meningococco dei ceppi per i quali è raccomandata la vaccinazione tetravalente.

Nessun allarme, dunque, per una possibilità di contagio e più in generale di sicurezza per quanti si sono trovati negli stessi luoghi frequentati dal paziente. Mentre proseguono al reparto di terapia intensiva di Ponte a Niccheri le cure per ristabilizzare il 30enne, vengono eseguiti anche gli ulteriori accertamenti necessari ad individuare la causa dell’infezione.  

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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