28, Marzo, 2024

Comuni custodi del tartufo: Castelfranco Piandiscò tra i primi firmatari

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Firmato ad Urbino il protocollo d’intesa che impegna i Comuni a favore della valorizzazione e tutela del tartufo, della sua biodiversità, anche attraverso il virtuoso recupero di zone abbandonate e terreni incolti, con la creazione di ecosistemi sostenibili

La preservazione di un prodotto tipico e la sua promozione a livello internazionale: sono alcune delle motivazioni che hanno spinto il Comune di Castelfranco Piandiscò a diventare insieme al Comune di Baschi e Frontone (Pesaro-Urbino) uno dei primi “Paesi custodi del Tartufo” in Italia. Un riconoscimento di qualità, ambientale e turistico-culturale, arrivato lo scorso 25 gennaio ad Urbino, dove è stato firmato il protocollo di intesa tra l’Accademia Italiana del Tartufo e le tre Amministrazioni comunali. Presenti insieme al Presidente della Commissione Agricoltura al Senato, Gianpaolo Vallardi, l’Assessore alla Tutela del Territorio e al Turismo, Caterina Galli, e l’Assessore alla Cultura Angela Fortunato.

Durante l’incontro è intervenuto anche l'Onorevole Giuseppe L’Abbate, sottosegretario alle Politiche Agricole e Forestali che, a sua volta, ha sposato l'iniziativa. Questo riconoscimento dell’Accademia Italiana del Tartufo viene rilasciato ai Comuni che si distinguono in azioni realizzate a favore della valorizzazione e tutela del tartufo, della sua biodiversità, anche attraverso il virtuoso recupero di zone abbandonate e terreni incolti, con la creazione di ecosistemi sostenibili.

“Con la firma del protocollo – ha spiegato l'assessore Galli – il nostro Comune si impegna nell’attuare politiche di valorizzazione di questo prodotto, non solo attraverso iniziative di promozione ma soprattutto con agevolazioni, riqualificazioni e sostegno ai giovani agricoltori del nostro territorio”. 

“Un importante impegno preso dal nostro Comune – ha aggiunto l'assessore Fortunato – per contribuire a promuovere questo tipico prodotto italiano, tanto apprezzato anche nel nostro territorio pur non avendo una specifica tradizione in merito. Siamo onorati di essere tra i primi Comuni del Paese a diventare custodi del Tartufo, e auspichiamo che altre Amministrazioni si uniscano in questa impresa.”

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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