24, Aprile, 2024

Chiude l’Istituzione ‘Le Fornaci’. Di Ponte: “Rimarranno attività e servizi”, Terranuova in Comune: “Sempre stato un ente inutile”

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Il consiglio comunale di Terranuova sancisce il ritorno al comune della gestione dei servizi e delle attività del centro culturale Le Fornaci. La Lista civica interviene: “La nostra speranza è che tale miopia finisca anche con la chiusura delle numerose società partecipate dal Comune, stavolta senza l’intervento normativo”

Nata nel 2005 per gestire le attività culturali l'Istituzione Le Fornaci chiude dopo dieci anni. A sancirlo è stato il consiglio comunale di Terranuova su proposta di sindaco e giunta. I servizi bibliotecari e culturali vengono mantenuti e di nuovo affidati al comune. Interviene la lista civica Terranuova in Comune: “L’ente inutile per eccellenza, l’Istituzione Le Formaci, cessa ogni attività. Finalmente è arrivata la scelta del Comune di reinternalizzare i servizi. Dopo 10 anni di dure prese di posizione in consiglio comunale, i fatti ci hanno dato ragione".

La delibera del consiglio, secondo l'amministrazione comunale, si inserisce nel processo di riorganizzazione e razionalizzazione delle società partecipate dal Comune. "Quando fu creata l’Istituzione Le Fornaci, agli enti pubblici era data la possibilità di snellire e rendere meno burocratiche alcune procedure affidando determinati servizi e attività all’Istituzione stessa".

Spiega il vicesindaco Mauro Di Ponte:

“Le normative che si sono succedute nel corso del tempo hanno fatto venire meno queste opportunità. Scaturisce da qui e dalla possibilità di conseguire un risparmio di spesa, la valutazione di internalizzare Le Fornaci, pur preservando le attività culturali e i servizi svolti”

Ma Terranuova in Comune, che ha votato a favore della chiusura, sottolinea:

"Purtroppo, la decisione non scaturisce dalla volontà politica di togliere l’ennesima sovrastruttura amministrativa che genera costi, ma è dovuta alle modifiche del quadro normativo: Istituzione, enti, agenzie e società partecipate concorrono oggi al rispetto degli obiettivi di finanza pubblica. Ma ciò non giustifica la miopia politica dell’amministrazione comunale di Terranuova avuta in questi anni. Siamo sempre stati fervidi sostenitori di questa chiusura perché consideravamo l’Istituzione un “duplicato” di bilancio per svolgere attività che potevano essere gestite direttamente dall’assessorato di riferimento. Per questo motivo abbiamo votato favorevolmente in consiglio comunale".

"Per anni abbiamo finanziato le indennità al Presidente dell’Istituzione e i gettoni di presenza per un Cda che hanno ottenuto ben pochi risultati, ma fornito alcune “poltrone” e finanziato diverse attività culturali rivolte spesso agli addetti ai lavori o organizzate da associazioni di chiara espressione politica che molto spesso hanno trascurato lo stesso territorio – continua la lista civica – Non potendo più procedere con questa “furbata” di bilancio, il Comune ha deciso di chiudere. Ma il sindaco e la giunta non parlino di risparmi. L’Istituzione Le Fornaci è nata nel 2005 per innovare i servizi culturali e alla persona; in verità, era un modo per eludere i vincoli del Patto di stabilità. Non a caso fino dal 2007 al 2012, l’Istituzione ha gestito a Terranuova, oltre ai servizi culturali: asilo nido e servizi per l’infanzia, Ciaf, servizi educativi, sportivi, servizi sociali, residenza sociale assistita, trasporto scolastico e diritto alla studio. Dal 2012 è partito il contrordine normativo, fino alla cessazione odierna di ogni attività. La nostra speranza è che tale miopia finisca anche con la chiusura delle numerose società partecipate dal Comune, stavolta senza l’intervento normativo”

Dal canto suo il sindaco di Terranuova Sergio Chienni sostiene la decisione presa e annuncia altri interventi simili.

“Questo passaggio si colloca all’interno di un piano più ampio di razionalizzazione e spending review messo a punto dalla nostra Amministrazione che ha visto, prima, la liquidazione di Patrimonio e CSA, ora lo scioglimento dell’Istituzione Le Fornaci e prossimamente altri interventi di razionalizzazione che consentiranno di risparmiare risorse pur mantenendo intatta la qualità dei servizi al cittadino. Cogliamo l’occasione per ringraziare tutte le persone che in questi anni, attraverso Le Fornaci, hanno contribuito ad alimentare l’attività culturale nel nostro territorio”.

 

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