29, Marzo, 2024

Celebrato il 73° anniversario dell’eccidio di Santa Lucia. “Manteniamo viva la memoria”

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Unite nel ricordo le amministrazioni di San Giovanni e Cavriglia e l’Anpi Valdarno. Presenti anche gli studenti delle quarte classi dell’ITE Severi e dell’ITT Ferraris

Come accade ogni anno San Giovanni e Cavriglia insieme all'Anpi Valdarno hanno ricordato il 73° anniversario dell'eccidio di Santa Lucia. Presenti alla commemorazione gli studenti delle quarti classi dell'ITE Severi e dell'ITT Ferraris di San Giovanni, autorità civili e militari, associazioni combattentistiche. Da tutti è stata sottolineata l'importanza della memoria.

Il programma è iniziato alle 9.00 con la Santa Messa presso la Chiesa di San Lorenzo, è continuato poi alle 10.00 con la deposizione di una corona al Sacrario ai Caduti del cimitero di San Giovanni Valdarno, alle 10.30 con le celebrazioni solenni presso il Cippo di Santa Lucia con intervento delle autorità e alle 11.45 con la deposizione di una corona di fiori presso il Monumento ai Caduti davanti al Palazzo comunale di Cavriglia.

San Giovanni e Cavriglia, nel ricordare l'eccidio di Santa Lucia celebrano anche il 25 aprile. Era, infatti, il 24 aprile 1944 quando il giovane comandante Gian Maria Paolini, e i due partigiani Settimio Berton e Francesco Fiscaletti furono processati e fucilati dai fascisti.

Giuseppe Morandini, presidente Anpi Valdarno, racconta l'episodio rivolgendosi in maniera particolare agli studenti: "In quel momento ebbero la forza e il coraggio di urlare 'Viva l'Italia, viva la libertà'. Condivido pienamente la scelta dei Comuni di San Giovanni e Cavriglia di celebrare davanti a questo Cippo il 25 aprile. Una data storica che nessuno deve dimenticare. Se siamo qui è grazie al ricordo di tutti quegli uomini che per amore della libertà scelsero la strada della lotta partigiana e di quelle donne che furono preziose collaboratrici nelle città e nelle campagne. Se vogliamo che questi atti non si ripetano dobbiamo tutti insieme, giovani e meno giovani, diffondere e difendere i valori espressi dalla lotta partigiana che rappresentano ancora oggi un esempio di dedizione e di spirito di sacrificio nella difesa della libertà e della democrazia".

 

Leonardo Degl'Innocenti o Sanni, sindaco di Cavriglia: "Questi tre giovani avevano circa la vostra età. Questo è il senso della nostra presenza qui. Ma non furono gli unici ad essere uccisi dalla furia nazifascista. in Toscana ci sono state 280 stragi con oltre 4.500 vittime civili. Cavriglia, purtroppo, detiene un tristissimo primato: furono colpite tantissime comunità e furono uccisi 192 civili. Dal 4 all'11 luglio accaddero massacri incredibili. E come successe a San Giovanni furono le donne a ricostruire le radici della nostra democrazia. Come istituzioni abbiamo un ruolo sempre più importante: mantenere la memoria".

 

Maurizio Viligiardi, sindaco di San Giovanni: "Questo è un luogo dove dovremmo venire più spesso per immedesimarci non solo in cosa è successo il 24 aprile 1944 ma anche in quello che è accaduto nella nostra zona in questi mesi: tanta gente innocente è stata uccisa ma tanti altri giovani sono partiti per andare a liberare il nostro Paese. Spero che vi possa capitare di tornare qua e riflettere su cosa abbiamo detto stamani". 

 

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